L’uomo non può sfuggire alla morte
Significato
Per quanti sforzi faccia l'uomo, col trascorrere del tempo ci si avvicina progressivamente e inesorabilmente alla morte. Concetto lapalissiano che la saggezza popolare, con grande fatalismo, ricorda per indurci a dare il giusto peso a ciò che ci accade e a ciò che facciamo nella nostra vita.
Origine
Proverbio di origine popolare che si perde nella notte dei tempi e diffuso a ogni latitudine. In versioni più o meno elaborate è presente ampiamente nella filosofia e nella letteratura. Viene citato quasi alla lettera, per esempio, da Lev Tolstoj ne "Le confessioni". O con humor anglosassone da William Faulkner in "Mentre Morivo": "Posso solo ricordare come mio padre era solito dire che la ragione per vivere era arrivare a esser pronti per restar morti molto a lungo”.
Varianti
- Italia: A tutto c'è rimedio fuorché alla morte
- Italia: Di sicuro non c'è che la morte