Natale, origini della festa e significato
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Natale, origini della festa e significato

Una delle festività cardine del culto cristiano affonda le sue radici in antiche credenze pagane e non solo

Alessio Abbruzzese

Alessio Abbruzzese

GIORNALISTA

Nato e cresciuto a Roma, mi appassiono fin da piccolissimo al mondo classico e a quello sport, dicotomia che ancora oggi fa inevitabilmente parte della mia vita. Potete leggermi sulle pagine de Il cuoio sul Corriere dello Sport, e online sul sito del Guerin Sportivo. Mi interesso di numerosissime altre cose, ma di quelle di solito non scrivo.

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A dire il vero, non esistono delle vere origini del Natale in senso stretto. O meglio, esistono, ma bisogna davvero tornare molto indietro nel tempo. Perché il Natale come lo conosciamo noi è il frutto di millenni di stratificazioni culturali e religiose. La festa di Natale oggi è un residuo di rituali molto antichi mescolati alla tradizione cristiana che si è evoluta nel corso dei secoli.

Le origini

Le origini del Natale, dal punto di vista storico, non sono note. Infatti né il Vangelo, né le Sacre Scritture riportano che la nascita di Gesù avvenne il giorno 25 dicembre. La prima volta in cui viene menzionata questa data è il 336, nel Chronographus, redatto dal letterato romano Furio Dioniso Filocalo. Molti studiosi sono concordi nel sostenere che la scelta della data è da ricondursi alla sovrapposizione di più culti religiosi. Come pure a tradizioni pagane che sono riconducibili proprio a questo periodo dell’anno. Nella tradizione cristiana, il Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme. Il racconto della Natività è presente nei vangeli secondo Luca e Matteo. In questi testi sacri sono descritti l’Annunciazione dell’arcangelo Gabriele a Maria, che da quel momento ha appreso che sarebbe diventata la Madre del Messia. Sempre nel Vangelo è poi descritta la sua nascita avvenuta in una mangiatoia, nonché l’adorazione dei pastori e la visita dei Magi.

Ci sono, poi, le origini del Natale ritenute pagane perché non giustificate dalla tradizione cristiana. Ad esempio la scelta della data 25 dicembre, potrebbe essere ricondotta alla festa del Natalis Solis Invicti. Si tratta di una festività che i Romani erano soliti celebrare durante il periodo del solstizio d’inverno in onore al dio Mitra. Ma alle origini del Natale sono collegate anche altre teorie. Infatti il 25 dicembre è la data in cui veniva festeggiata la nascita di Osiride e di suo figlio Oro in Egitto, ad esempio. Oppure è il giorno in cui si celebrava il dio Tammuz in Babilonia, figlio della dea Istar. Questa è rappresentata con il bimbo in braccio e un’aureola di dodici stelle.

Per quanto riguarda l’estetica del Natale come lo conosciamo oggi, la festività si rifà all’antica festa di Yule, ricorrenza norrena che cade proprio con il solstizio d’inverno, e che veniva festeggiata addobbando gli alberi sempreverdi come pini e abeti.

Inoltre, sempre i Romani erano soliti celebrare tra il 17 ed il 24 dicembre i Saturnali, in onore del dio Saturno che era il dio dell’agricoltura. Si trattava di festeggiamenti che prevedevano lo scambio di doni e l’allestimento di banchetti.

Il significato della festa

Il significato del Natale, soprattutto dal punto di vista religioso, è molto importante per i cristiani. Infatti rappresenta la celebrazione della presenza del Signore tra gli uomini. Dio non è più distante, ma con Gesù Bambino scende sulla Terra e rinasce in mezzo agli uomini. Si tratta di una celebrazione ritenuta di importanza inferiore alla Pasqua (festa più importante della religione cristiana), ma superiore alle Pentecoste e all’Ascensione.