Cos'è il periodo ipotetico e come si usa
In questa lezione, vedremo le diverse tipologie di periodo ipotetico, analizzeremo le regole di formazione e studieremo esempi pratici per comprendere appieno il funzionamento di questa interessante struttura grammaticale. Continuate a leggere per scoprire tutto ciò che c’è da sapere sul periodo ipotetico nella lingua italiana.
- Il periodo ipotetico
- Cosa sono la protasi e l'apodosi?
- Tipologie di periodo ipotetico
- Il periodo ipotetico della realtà
- Il periodo ipotetico della possibilità
- Il periodo ipotetico dell'irrealtà
- Errori da evitare
Il periodo ipotetico
Il periodo ipotetico, noto anche come “frase condizionale,” è un costrutto che ci permette di esprimere ipotesi, supposizioni, possibilità e situazioni immaginarie.
Il periodo ipotetico è formato da una proposizione reggente e da una subordinata condizionale, dette rispettivamente apodosi e protasi.
La protasi del periodo ipotetico, cioè la subordinata condizionale, esprime la condizione necessaria perché si avveri quanto detto nell’apodosi, cioè la reggente.
A seconda della probabilità, si tratterà di un periodo ipotetico della realtà, della possibilità o dell’irrealtà, che richiedono l’utilizzo di modi e tempi verbali diversi.
Cosa sono la protasi e l’apodosi?
Il periodo ipotetico è formato da una proposizione reggente unita a una subordinata condizionale che esprime la condizione necessaria perché si realizzi quanto detto nella reggente. Nel periodo ipotetico:
- la subordinata condizionale si chiama protasi (dal greco “premessa”)
- la reggente si chiama apodosi (dal greco “conseguenza”).
Nella protasi, introdotta dalla congiunzione se, il verbo non va mai al condizionale, ma al congiuntivo o all’indicativo.
Tipologie di periodo ipotetico
Esistono diverse tipologie di periodo ipotetico in base al grado di probabilità o realtà delle situazioni che esprimono. Le principali tipologie sono:
- Periodo ipotetico di tipo zero o della realtà: Esprime situazioni generali o verità scientifiche. La proposizione subordinata è al presente indicativo e la principale al presente indicativo o al futuro semplice.
Esempio: Se piove, la strada diventa scivolosa.
- Periodo ipotetico di tipo uno o della possibilità: Esprime situazioni possibili o probabili nel presente o nel futuro. La proposizione subordinata è al presente indicativo e la principale al futuro semplice, al presente indicativo o all’imperativo.
Esempio: Se studi con impegno, otterrai buoni voti.
- Periodo ipotetico di tipo due o dell’irrealtà: Esprime situazioni irreali o improbabili nel presente o nel futuro. La proposizione subordinata è al congiuntivo imperfetto e la principale al condizionale presente.
Esempio: Se avessi tempo, ti aiuterei con piacere.
- Periodo ipotetico di tipo tre: Esprime situazioni irreali nel passato. La proposizione subordinata è al congiuntivo trapassato e la principale al condizionale passato.
Esempio: Se avessi studiato di più, avresti superato l’esame.
Ora vedremo come si formano ciascuna di queste tipologie.
Il periodo ipotetico della realtà
Se la condizione è data per sicura, il verbo della protasi è all’indicativo e quello dell’apodosi all’indicativo oppure all’imperativo.
Esempi:
Se parti alle 9, non arriverai in tempo.
Studia, se vuoi essere promosso!
Se però la protasi è introdotta da “qualora” o “nel caso che”, il verbo va al congiuntivo presente.
Qualora tu voglia iscriverti, ci sono ancora posti.
Il periodo ipotetico della possibilità
Se la condizione è data per possibile, ma non per certa, il verbo della protasi è al congiuntivo imperfetto, quello dell’apodosi al condizionale presente.
Esempi:
Se partissi alle 9, non arriveresti in tempo.
Se volessi essere promosso, studieresti.
Il periodo ipotetico dell’irrealtà
La condizione può essere anche irrealizzabile o perché impossibile o perché si riferisce a un evento passato che non si è realizzato:
- se l’ipotesi si riferisce al presente, il verbo della protasi è al congiuntivo imperfetto, quello dell’apodosi al condizionale presente
- se invece si riferisce al passato, il verbo della protasi è al congiuntivo trapassato, quello dell’apodosi al condizionale passato.
Esempi:
Se ci fosse il teletrasporto, correrei da te.
Se avessi voluto essere promosso, avresti studiato.
Errori da evitare
Nel parlato spesso si usa l’indicativo imperfetto al posto del:
- congiuntivo nella protasi
- condizionale nell’apodosi del periodo ipotetico dell’irrealtà.
Si tratta però di un uso scorretto da evitare assolutamente nello scritto e anche nel parlato.
Osserva gli esempi nella tabella per capire qual è la forma corretta.