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A Genova ecco l'asilo serale: come funziona e a chi è rivolto
A Genova è iniziata la sperimentazione degli asili serali, permettendo ai genitori di trascorrere del tempo da soli: com'è nata l'idea e come funziona
Per venire incontro alle esigenze di genitori e famiglie, il Comune di Genova ha deciso di iniziare a sperimentare l’asilo serale, aperto anche dopo il tradizionale orario di apertura. L’idea del capoluogo ligure non è assolutamente una novità, visto che il servizio è già presente anche in altre città italiane: in pratica i bambini sono seguiti fino a tarda serata, con costi decisamente inferiori a quelli di una baby sitter e con la possibilità per i piccoli di stare insieme ai coetanei.
La sperimentazione dell’Asilo di sera a Genova
L’Asilo di sera prende ufficialmente il via a Genova a partire da venerdì 14 febbraio 2025, giorno di San Valentino, la festa degli innamorati. L’Asilo Yo-yo, infatti, rimarrà aperto anche dopo cena, permettendo ai genitori di poter uscire o di potersi organizzare con altri impegni di qualsiasi tipo, lasciando i loro figli in ottime mani. Per chi non può permettersi una baby sitter e non ha nonni, zii o amici pronti a prendersi cura della prole, ecco l’esperimento del capoluogo ligure.
Il progetto è completamente gratuito, grazie al Comune di Genova e della Fondazione Compagnia di San Paolo, che fino ad aprile si fa carico delle spese. Tutto è nato da un’idea di Stradanuova Teatro Centrale, per garantire un’assistenza all’interno di un asilo per quei bambini i cui genitori hanno altri impegni la sera, anche lavorativi, non solo di svago.
A cosa serve l’asilo aperto la sera
TgCom24 ha riportato le parole di Michele De Negri, referente del progetto per Stradanuova, che ha spiegato l’idea. “Ci siamo accorti che molte coppie coi figli piccoli hanno progressivamente rinunciato a concedersi qualche ora solo per loro. Passare un paio di ore fuori la sera spesso comporta, oltre a un’organizzazione pratica, anche una spesa aggiuntiva che non tutti possono permettersi”.
L’asilo di sera serve proprio per staccare e ritagliarsi qualche momento per adulti solo tra adulti, senza i figli. I bambini trascorrono del tempo di qualità insieme ad educatrici professionisti della cooperativa Tagersmutter Arcobaleno, ma si divertono anche con bambini più o meno della loro età. L’asilo è aperto, solo su prenotazione, che è ovviamente obbligatoria, dalle ore 19 alle ore 23, per una decina di alunni al massimo. I bimbi devono aver già cenato, perché non è previsto alcun pasto per loro. Il progetto è dedicato ai bambini dai 3 ai 6 anni che potranno giocare insieme seguiti da personale esperto.
I genitori, al momento dell’iscrizione, devono specificare dove trascorreranno quella sera: per poter partecipare è fondamentale scegliere tra le opzioni e i locali in convenzione. Così in caso di necessità, i genitori saranno sempre rintracciabili.
Gli altri Comuni d’Italia con asili serali
Genova non è la prima città a proporre un esperimento del genere. Se in tutta Italia ci sono asili nido che accolgono i bambini più piccoli, con età compresa tra 0 e 3 anni, anche la sera e solo nei fine settimana, ci sono città che hanno deciso di offrire un servizio più simile rispetto a quello della città ligure. Come ad esempio succede nella città di Bolzano.
Già le famiglie di Monza, Siracusa, Salerno, Bergamo hanno sperimento questo progetto. A Milano e in provincia di Lecco due sedi della scuola Dadà offrono il servizio notturno su richiesta e il serale una volta al mese. L’asilo Folli Folletti di Trieste rimane regolarmente aperto fino alle 20 e garantisce anche un servizio più lungo. A Cesano Boscone, in provincia di Milano, è attivo da tempo il progetto “Stasera esco anche io”, per offrire la cena a 30 bambini con meno di sei anni il venerdì, permettendo ai genitori di svagarsi per qualche ora. Un progetto analogo è “Mamma, papà, stasera esco“, che ha ottenuto un ottimo riscontro a Cunardo, in provincia di Varese.