Salta al contenuto
Consegnare lo smartphone alla figlia iStock

Prof dà lo smartphone alla figlia, ma le fa firmare un accordo

Un professore universitario ha pubblicato sui social un post per svelare l'accordo che ha fatto firmare alla figlia 12enne per avere il telefono

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Per ogni genitore non è facile affrontare un tema tanto importante quanto la consegna di uno smartphone nelle mani dei propri figli adolescenti. Sono tantissimi gli esperti che suggeriscono di aspettare e di non affrettare i tempi, dando questo strumento a ragazzi e ragazze solamente quando sono abbastanza maturi per poterlo gestire. Fa discutere in queste ore la scelta di un professore che ha deciso di dare uno smartphone alla figlia di 12 anni, facendole, però, firmare prima un accordo.

Professore consegna uno smartphone alla figlia di 12 anni

Emanuele Frontoni è un docente all’Università di Macerata ed è anche uno dei più importanti esperti italiani di intelligenza artificiale. Insieme alla moglie, Emanuela Basso, ha deciso di consegnare nelle mani della figlia di 12 anni, Eleonora, un telefono cellulare. La coppia ha voluto raccontare questo “evento” famigliare sui social, spiegando come hanno preso questa decisione e a quali condizioni.

“Ieri sera abbiamo consegnato lo smartphone a Ele”, ha spiegato il professore universitario, aggiungendo poi che si tratta di un vero e proprio “passaggio importante” per la ragazzina e anche per la famiglia.

La consegna, però, è stata preceduta dalla firma di un accordo che i genitori hanno fatto firmare alla figlia adolescente: è stato un modo non solo per parlare e riflettere in famiglia, ma anche per far prendere alla ragazzina le proprie responsabilità avendo tra le mani uno strumento tecnologico da usare con consapevolezza.

“Molte delle questioni elencate si applicano non solo al telefono cellulare, ma alla vita in generale. Stai crescendo in un mondo che cambia ad una velocità incredibile. Le novità sono sempre eccitanti. Cerca la semplicità ogni volta che puoi. Fidati della tua mente e del tuo cuore più che di qualunque macchina”, hanno scritto i genitori dopo il lungo accordo..

L’accordo che i genitori hanno fatto firmare all’adolescente

“La firma dell’accordo (unilaterale e liberamente tratto da tanti esempi disponibili on line) è stata l’occasione per una lunga chiacchierata familiare”, ha spiegato prof Emanuele Frontoni nel suo post su Facebook, pubblicando poi il testo nel caso dovesse servire anche ad altri genitori.

L’accordo si sviluppa in diversi punti. “Il telefono appartiene ai tuoi genitori. L’abbiamo acquistato noi. Te lo stiamo prestando”, si legge nel testo, che poi continua così: “Saremo sempre a conoscenza della password“. Inoltre, la ragazza sa che se suona deve rispondere (i ragazzi non rispondono mai), soprattutto se sono mamma e papà a chiamarla.

La ragazzina, inoltre, deve consegnare il telefono ai genitori “ogni sera alle nove e mezza se il giorno dopo c’è scuola, alle dieci se è festa. Rimarrà spento per tutta la notte e potrai riaverlo il mattino dopo alle 7.30″.

Cosa non può fare la ragazzina di 12 anni con il telefono

Eleonora non può portare il telefono a scuola: “Parla con i tuoi amici di persona. È importante. Gite scolastiche e attività extrascolastiche verranno considerate di volta in volta”. Nel caso dovesse succedere qualcosa al telefono (se cade in acqua, per terra o sparisce) sarà la ragazza “responsabile per i costi di riparazione o sostituzione. Chiedici un prestito, lavora come baby-sitter, usa i tuoi risparmi. Succederà, tieniti pronta”.

La ragazza di 12 anni sa che non può “usare la tecnologia per mentire, imbrogliare, deludere un altro essere umano. Non partecipare a conversazioni che possono ferire qualcuno” e non deve “dire o scrivere nulla con questo dispositivo che non diresti in faccia al tuo interlocutore”, oltre che “dire o scrivere nulla che non diresti ad alta voce all’altra persona se i suoi genitori fossero nella stanza. Impara a censurarti”.

Vietato il porno, in rete si devono cercare solo informazioni che la ragazza potrebbe condividere con i genitori. “Non inviare o ricevere foto delle tue parti intime o di quelle di chiunque altro. Non ridere. Prima o poi sarai tentato di farlo, nonostante tu sia una persona molto intelligente. Si tratta di un comportamento rischioso che può rovinare la tua vita di adolescente/giovane/adulto”. Nei luoghi pubblici o quando è con qualcuno lo deve spegnere o mettere in modalità silenziosa.

I consigli dei genitori alla figlia

I genitori hanno consigliato anche di non fare troppe foto o video, perché “non c’è bisogno di documentare ogni cosa“: meglio vivere le proprie esperienze. Ogni tanto va lasciato a casa, perché “non è un essere vivente né un’estensione del tuo corpo. Impara a vivere senza”. Inoltre, le hanno suggerito di ascoltare musica nuova, non quella che ascoltano tutti i suoi coetanei, di scegliere anche giochi istruttivi e di tenere gli occhi aperti. “Guarda il mondo che ti circonda. Affacciati alla finestra. Ascolta gli uccelli. Fai una passeggiata. Fatti dei nuovi amici. Cerca altrove che su un motore di ricerca”.

Cosa succede se lei infrangerà le regole? Il telefono verrà confiscato: “Ti confischeremo il telefono. Ci metteremo tranquilli e ne parleremo. Ricominceremo. Impareremo insieme. Noi stiamo dalla tua parte. Facciamo parte della stessa strada”.

Resta sempre aggiornato: iscriviti al nostro canale WhatsApp!