
Il libro assolutamente da leggere secondo prof Maggi
Il prof Andrea Maggi sui social ha pubblicato un video nel quale ha consigliato qual è il libro che bisogna assolutamente leggere almeno una volta
Il professor Andrea Maggi, mentre si gode le sue vacanze estive negli Stati Uniti d’America, continua a tenere le sue pagine social (è molto attivo su Facebook e Instagram), con contenuti di vario genere. In un video il prof di Pordenone, che presto tornerà protagonista della nuova edizione de “Il Collegio”, ha svelato qual è il libro che bisogna assolutamente leggere almeno una volta nella vita. Un consiglio di lettura utile per tutti i suoi follower.
Il libro da leggere secondo prof Maggi
In attesa di intraprendere la nuova avventura nella trasmissione Rai “Il Collegio“, di cui prof Maggi sarà nuovamente protagonista, il docente si trova in vacanza negli States. A New York ha registrato un video, che poi ha condiviso sui suoi canali social, nel quale ha dato un prezioso consiglio di lettura a tutti gli utenti che ogni giorno lo seguono.
Il docente di Pordenone (orgoglioso per il suo paese d’origine che sarà Città della Cultura 2027) ha suggerito a tutti quanti di leggere “Le gang di New York” di Herbert Asbury, “un libro di cent’anni fa, ma che ci fa capire anche l’immigrazione di oggi e l’importanza dell’integrazione”.
Tra l’altro da questo libro del 1928 sulle gang armate del quartiere newyorkese dei Five Points nel XIX secolo è stato tratto il film di successo del 2002 di Martin Scorsese “Gangs of New York“, con protagonisti Leonardo DiCaprio, Cameron Diaz, Liam Neeson e Daniel Day-Lewis.
La lezione di Andrea Maggi sulla storia di New York
Oltre a consigliare questa lettura, però, il professor Andrea Maggi (che ha raccontato di aver appreso molto dai suoi studenti, anche quelli del reality show Rai di cui è protagonista) ha voluto tenere anche una vera e propria lezione sulla storia di New York, spiegando anche il motivo per il quale ha citato questo libro.
“Mi trovo a New York, precisamente nel crogiolo di strade che un tempo formava il Five Points e che fu teatro tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento di furibonde risse spettacolari tra gli immigrati (italiani, tedeschi, cinesi, di ogni parte del mondo) e coloro che si sentivano americani, che in realtà erano immigrati di seconda o terza generazione“, ha spiegato il professore di lettere nella scuola secondaria di primo grado.
“New York è la città per eccellenza dove per prima si è sperimentato il concetto di cosmopolitismo nel mondo moderno. È non è sempre stato rose e fiori”, come dimostrato dal racconto di quello che accadeva al “Five Points, oggi l’estremità del Columbia Park, un parco ai margini di Chinatown e a due passi da Little Italy”, ha precisato il prof nella didascalia che accompagna il suo video.
Prima di consigliare la sua lettura per capire l’immigrazione moderna e l’importanza dell’integrazione, prof Maggi ha aggiunto: “L’immigrazione non è mai stato un fenomeno semplice, nemmeno nel Paese più cosmopolita del mondo quali sono gli USA. Ma alla fine l’integrazione è ciò che ha fatto gli Stati Uniti la grande potenza, piaccia o no, che sono oggi”.
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