
Pordenone Capitale della Cultura 2027: il messaggio di prof Maggi
Pordenone sarà la Città Italiana della Cultura 2027: tra i sostenitori anche il prof Maggi, che aveva elogiato il Comune friulano con parole di stima
Ormai è ufficiale: Pordenone è la Capitale della Cultura 2027, come annunciato dal ministero della Cultura, che ha svelato la scelta della Commissione chiamata a valutare i diversi Comuni che avevano proposto le loro candidature. Tra i sostenitori della città friulana c’è anche il prof Andrea Maggi, che aveva speso parole di lode nei confronti di Pordenone.
Pordenone Capitale Italiana della Cultura 2027: la motivazione
La Capitale Italiana della Cultura 2027 è Pordenone, come annunciato mercoledì 12 marzo 2025 dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, in occasione di una cerimonia che si è tenuta nella Sala Spadolini del Ministero, alla presenza della giuria di selezione e dei rappresentanti delle città finaliste.
Il progetto “Pordenone 2027. Città che sorprende” ha conquistato la giuria chiamata a scegliere il progetto che meglio avrebbe rappresentato nel 2027 la cultura nel nostro Paese. Il ministro della Cultura in occasione dell’annuncio ha detto: “Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo, capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L’approccio strategico mira a rafforzare l’identità del territorio attraverso progetti che intrecciano patrimonio storico, arti visive, cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata è la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività”.
Il progetto, inoltre, ha attirato molto interesse per la sua “volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile, con un programma articolato lungo l’intero anno, capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato”. Il ministro, come riportato nel comunicato che ha comunicato ufficialmente l’assegnazione, ha detto che è stata particolarmente apprezzata “l’integrazione tra istituzioni culturali, sistema museale, universitario e realtà associative, che garantisce una rete solida e partecipativa”, così come “la particolare attenzione rivolta ai giovani, non solo come fruitori ma come protagonisti del processo creativo, conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto”.
Cosa ha detto Prof Maggi su Pordenone Capitale della Cultura
Tra i testimonial famosi che hanno appoggiato la candidatura di Pordenone c’era anche il docente, scrittore e personaggio televisivo Andrea Maggi. Per lui in questa città “la cultura è in continuo fermento. Culturalmente parlando Pordenone ha dato i natali a numerosissimi scrittori che sono diventati autori di fama nazionale e internazionale”, come aveva raccontato alla testata Pordenone Today.
Il professore televisivo, noto prima per la sua partecipazione a “Il Collegio” e poi come ospite fisso di “Splendida Cornice” con Geppi Cucciari, aveva aggiunto che è rimasto “veramente colpito ed emozionato dalla presentazione di una città che è la mia città, Pordenone, ma che non avevo mai visto così bella, così ben raccontata, a una Commissione che adesso spero si convinca anche prima”.
Pordenone, secondo il professore televisivo, è una città inclusiva che ha tra le sue priorità proprio l’istruzione, oltre che l’attenzione ai giovani, come ha dimostrato anche nella parte di progetto elogiata dal ministro della Cultura. “La scuola è fortemente attiva e attenta a formare una cultura democratica, una cultura del confronto e la sperimentazione. Un esempio può essere la Carta di Pordenone, del 2015, che ha anticipato di almeno dieci anni tutte le esigenze che sentiamo fortissime oggi di regolare e di regolamentare il rapporto tra i media e il superamento degli stereotipi di genere”.
Andrea Maggi, che durante le presentazioni dei Comuni candidati a Città della Cultura 2027 si era “scontrato” virtualmente con un altro prof famoso, anche in tv, Roberto Vecchioni (che sosteneva Reggio Calabria), aveva ringraziato pubblicamente Pordenone: “Se sono qui per sostenere questa candidatura è perché io devo molto alla mia città per il mio percorso di vita e per ricambiare tutto l’affetto, tutto l’amore e tutta la cultura che ho ricevuto da Pordenone”.