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Banchi a rotelle Fonte foto: IPA

Banchi a rotelle ceduti a 1 euro l'uno: quanto erano costati

Si torna a discutere dei banchi a rotelle dell'era Covid dopo che la Provincia di Padova li ha ceduti a 1 euro l'uno: quanto erano costati 4 anni fa

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Ricordate i banchi a rotelle dell’era Covid? Li acquistò lo Stato in fretta e furia per garantire un rientro a scuola in sicurezza durante la pandemia. Ebbene, che fine hanno fatto? La maggior parte è rimasta inutilizzata stipata nei magazzini di Comuni e Province, perché ritenuti scomodi per la didattica. Così un sindaco ha deciso di prenderne un centinaio per arredare una sala convegni. I banchi a rotelle sono stati ceduti a 1 euro l’uno. Ecco quanto erano costati 4 anni fa.

Quanto erano costati i banchi a rotelle dell’era Covid

La maggior parte dei famigerati banchi a rotelle acquistati durante la pandemia giace nei magazzini di Comuni e Province. La grande maggioranza delle scuole, infatti, all’epoca li giudicò inadatti alla didattica, da qui la decisione di non utilizzarli. È anche per questo che il piccolo Comune di Bagnoli di Sopra, nel padovano, ha deciso di chiederne un centinaio in comodato d’uso, al prezzo di 1 euro ciascuno, accogliendo l’offerta della Provincia di Padova, che ne aveva 600 nei suoi magazzini.

Nel 2020 i banchi a rotelle, che sarebbero dovuti servire a garantire un rientro a scuola in sicurezza durante il Covid, erano costati circa 150 euro l’uno.

Il commento del sindaco di Bagnoli di Sopra

“È stato un ottimo affare. Sono completamente nuovi, ancora con il cellophane e certificati per essere utilizzati”, ha commentato il sindaco di Bagnoli di Sopra, Roberto Milan, come riportato da ‘La Repubblica’. “Se non li avessi acquistati sarebbero andati distrutti, il che è intollerabile – ha continuato -. Non riesco ad accettare che del materiale su cui si è tanto investito venga sprecato”.

Le sedie con ruote e ripiano saranno utilizzate per attrezzare la sala riunioni all’interno della ex base militare di San Siro. Ma, “qualora ci fosse richiesta nelle scuole del mio Comune – ha aggiunto il primo cittadino -, richiederò che ne vengano messi a disposizione di altri”.

La replica della Provincia di Padova

I banchi a rotelle “sono stati ceduti in comodato d’uso, per un tempo limitato e al prezzo simbolico di 1 euro“, ha specificato la Provincia di Padova in una nota, come riportato da ‘La Repubblica’. “La Provincia di Padova – si legge ancora nel testo – non ha venduto i banchi a rotelle al Comune. Se l’ente Provincia volesse vendere questi o altri beni, dovrebbe alienarli mettendoli all’asta. Una procedura completamente diversa. Il prezzo simbolico di 1 euro per ciascun banco a rotelle è stato stabilito in ragione del fatto, appunto, che si tratta di un comodato d’uso per un periodo temporaneo, e non di una vendita”, hanno concluso dalla Provincia.

Al di là di quanto detto, “lo spreco di questo materiale è in ogni caso ingiustificato”, ha commentato il vice presidente della Provincia di Padova Alessandro Bisato. “Noi a Padova ne abbiamo una settantina in stallo nella casa di quartiere del Comune dell’Arcella e so che sono utilizzati quando si organizzano riunioni o conferenze con molte persone presenti”. “Le nostre aule scolastiche – ha aggiunto Bisato, come riportato da ‘La Repubblica’ – non sono pensate per ospitare arredamenti di quella portata. Lo spazio è poco sia per utilizzarli che per accatastarli”.