
Galiano: "Vacanze estive scolastiche? Senza senso". L'intervista
Enrico Galiano ha risposto ad alcune domande per Virgilio Sapere sulle vacanze estive scolastiche e i compiti durante la pausa: l'intervista
Compiti per le vacanze, sì o no? Vacanze estive scolastiche più brevi, sì o no? Si tratta di due degli argomenti più dibattuti quando si parla di scuola. A rispondere a queste domande per Virgilio Sapere è stato il prof e scrittore Enrico Galiano, che domenica 29 giugno ha presentato il suo show ‘Sei un mito’ a Casarza Ligure (Genova), in occasione del Premio letterario nazionale Umberto Fracchia. Di seguito l’intervista all’insegnante.
Cosa pensa prof Galiano dei compiti per le vacanze
Quello sui compiti per le vacanze è un dibattito che infiamma ogni estate. Utili o inutili? Tortura o necessità? Mentre milioni di studenti hanno salutato i banchi di scuola fino a settembre, abbiamo chiesto a Enrico Galiano cosa pensa dei compiti durante la pausa estiva.
È tempo di compiti per le vacanze, da sempre al centro di un acceso dibattito legato alla loro utilità. Hanno davvero ancora un senso oggi? Lei che compiti e consigli ha dato ai suoi studenti?
I compiti per le vacanze, soprattutto considerando che le nostre vacanze sono di una lunghezza abnorme, sono fondamentali perché avviene un fenomeno che gli insegnanti conoscono benissimo, ovvero la perdita delle competenze durante l’estate. Per cui al rientro devi impiegare l’intero mese successivo a rinsegnare quasi l’alfabeto, perché in tre mesi, se non facessero nulla, veramente si atrofizzerebbero tutte le loro capacità di studio e comprensione. Quindi compiti per le vacanze sì. Poi bisogna vedere cosa e come vanno fatti.
Io insegno alle medie, e per me la cosa più importante è che i ragazzi continuino a leggere, quindi è fondamentale fornire loro una lista di libri per le vacanze lasciando un margine di libertà di scelta. Non una lista di tre libri obbligatori, ma magari una lista di 15 tra cui devono scegliere basandosi sulla trama, facendo un bel giretto in libreria o in biblioteca. Questa è la cosa numero uno.
Poi, sempre da insegnante di lettere alle medie, dico che è importante che continuino a scrivere. Quindi lasciare dei compiti di scrittura. A me piace molto il diario di viaggio per esempio, ovvero raccontare le vacanze sotto forma di diario. Vedo che è una cosa che funziona.
Cos’ha detto prof Galiano sulle vacanze estive a scuola
La questione dei compiti durante l’estate è sempre affiancata da un un altro tema: la durata delle vacanze. Mentre da un lato c’è chi chiede di prolungarle fino a ottobre per il troppo caldo, dall’altro c’è chi evidenza come l’Italia sia in controtendenza rispetto al resto d’Europa, dove la pausa estiva è più breve. Prof Galiano ha detto la sua, sottolineando che sono necessari due presupposti per poter prevedere una riduzione delle vacanze estive anche in Italia.
Anche la durata stessa delle vacanze estive scatena polemiche e divide, tra i genitori che si lamentano per l’eccessiva durata e l’assenza di alternative a spese contenute e docenti e formatori che chiedono di rinviare la riapertura a ottobre per il caldo. C’è una soluzione che possa mettere d’accordo tutti?
Per noi, in Italia, le vacanze sono come il dentifricio. Presente quando all’inizio lo spremi, poi fai due mesi e lo devi schiacciare? Queste sono le pause nel nostro anno scolastico. Alla fine ci ritroviamo a centellinare le pause e poi a fare tre mesi di vacanza. È una cosa senza senso. Siamo il Paese europeo che fa più giorni di scuola e, al tempo stesso, quello che fa più giorni consecutivi di vacanza. È una cosa che non sta in piedi.
Bisognerebbe suddividere meglio l’anno scolastico. Ma qual è il problema? Il problema è che se suddividi l’anno scolastico come fanno in Olanda, in Francia o in Germania, chi è che tiene i ragazzini a casa ad aprile, quando c’è la spring break, o a novembre? Chi ci dovrebbe pensare? Le mamme, perché purtroppo siamo ancora fermi a questo mondo qui. E quindi, finché non troviamo un piano per far sì che la gestione dei bambini venga spalmata su tutta la famiglia, sarà impossibile fare delle vacanze razionali.
Poi un’altra cosa che servirebbe è avere delle scuole climatizzate. Da maggio in poi, le nostre scuole si popolano di un nuovo alunno: il ventilatore. Una cosa che non sta né in cielo né in terra, non puoi fare lezione così. Dunque servono ambienti climatizzati, sennò non ha senso ridurre le vacanze. Però è vero che ci sarebbe bisogno di farlo, ma prima ci servono questi presupposti.