Vacanze estive troppo lunghe e scuole chiuse, l'appello di Novara
Daniele Novara lancia l'appello per rendere gratuiti i centri estivi, per aiutare le famiglie alle prese con le vacanze estive troppo lunghe dei figli
Quando a giugno la campanella suona per l’ultima volta, tutte le famiglie si ritrovano a dover fare i conti con un problema di non facile risoluzione. Cosa far fare ai bambini nelle lunghe vacanze estive, quando le scuole sono chiuse? C’è chi affida i figli a nonni, parenti, amici, vicini di casa o chi si vede costretto a pagare baby sitter o centri estivi che hanno costi decisamente importanti. Il pedagogista Daniele Novara ha lanciato un appello per aiutare le famiglie italiane quando le scuole sono chiuse per le vacanze estive.
Daniele Novara solleva il problema delle scuole chiuse in estate
Il pedagogista Daniele Novara, autore di molti libri e direttore del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, ha lanciato un appello che è stato riportato online dal progetto “Scuole Aperte Partecipate in rete“, nato per contrastare la povertà educativa minorile, evitare l’isolamento delle famiglie e promuovere l’inclusione e la coesione sociale.
Secondo l’esperto “l’estate per i genitori italiani è lunga, troppo lunga”. Il nostro Paese, infatti, “vanta” le vacanze scolastiche più lunghe di tutto il vecchio continente. Per l’anno scolastico 2024-2025, ad esempio, la maggior parte dei calendari scolastici regionali ha previsto una pausa estiva di 98 giorni, che equivalgono a quattordici settimane di scuole chiuse.
Insieme a Lettonia e Malta, l’Italia è in cima alla classifica dei Paesi dell’Unione Europea con le vacanze più lunghe. Altri Stati, come Francia e Germania, fanno pause estive più corte, di un mese e mezzo o due mesi al massimo, con altre interruzioni durante l’anno scolastico. La durata della scuola non supera poi di molto quella italiana, grazie a vacanze sparse meglio durante le lezioni.
Il fatto che in Italia le vacanze estive degli studenti durino così tanto “mette in fortissima difficoltà le famiglie che non possono permettersi tre mesi di vacanze per i loro figli e figlie”, ha sottolineato Daniele Novara nel suo appello.
La proposta di Daniele Novata sui centri estivi gratuiti o meno cari
Un aiuto per tutte le famiglie con bambini in età scolare a casa durante i mesi estivi è rappresentato dai “centri estivi che, però, troppo spesso hanno costi elevati. Proibitivi per famiglie non benestanti”. Per questo motivo il pedagogista ha deciso di “lanciare un invito alla politica istituzionale: aiutiamo i genitori e, se possibile, rendiamo gratuiti questi centri. O quantomeno calmieriamo i prezzi, facendo in modo che tutti, anche i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze delle famiglie meno abbienti possano partecipare”.
Per Daniele Novara è fondamentale dare ai ragazzi e alle ragazze un’alternativa estiva alla scuola, perché “le vacanze non possono essere un territorio abbandonato ai videogiochi e agli schermi. Le settimane estive rappresentano un’occasione straordinaria e le istituzioni non possono assolutamente lasciare soli i genitori”.
Secondo il pedagogista un aiuto economico per iscrivere i propri figli ai centri estivi è fondamentale: “È un atto di intelligenza politica, sociale e di solidarietà intergenerazionale. Ne verrà un vantaggio per la società, perché in un mondo dove stanno bene i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze stanno bene tutti”.