Caso Tony Effe: il "problema" per Novara e il ruolo della scuola
Sul caso Tony Effe è intervenuto anche il pedagogista Daniele Novara: quale è il "problema" secondo l'esperto e che ruolo riveste la scuola
Non si fa che parlare di Tony Effe. Dopo che il Comune di Roma ha ritirato l’invito al trapper per il concerto di Capodanno a causa dei testi delle sue canzoni, attorno alla sua figura è scoppiato un vero e proprio caso mediatico: c’è chi grida alla censura e chi invece sottolinea che i suoi brani sono inappropriati. Sull’argomento si è espresso anche Daniele Novara, pedagogista e direttore CPP – Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti. Per l’esperto si tratta di “un problema educativo” che riguarda soprattutto i più piccoli. Per questo un ruolo importante lo riveste anche la scuola.
- Caso Tony Effe: perché è “un problema educativo” (per Novara)
- Cosa deve fare la scuola secondo Novara
- Tony Effe e il messaggio ai bambini: “Studiate”
Caso Tony Effe: perché è “un problema educativo” (per Novara)
“I contenuti della trap sono decisamente violenti. Non tutti, ovviamente, ma la stragrande maggioranza”. A parlare è il pedagogista Daniele Novara, intervistato da ‘Il Corriere della Sera’ sul caso Tony Effe.
Secondo l’esperto, i testi della trap “fanno pendant con situazioni che si sono create negli ultimi tempi di risse e violenza tra i ragazzi“. Inoltre, ha proseguito, “persiste una continuità tra questo genere di musica e i film porno nella visione misogina della donna, con una sessualità non solo meccanica ma anche di disprezzo”.
Novara ha aggiunto che “il target di queste canzoni trap non sono gli adolescenti e i ventenni ma, piuttosto, i bambini nel pieno dell’infanzia, attorno ai 10 anni”. Essendo una “musica molto basic, aggancia facilmente il bambino”. E ha ricordato i primi successi di Jovanotti, tra la fine degli Ottanta e gli inizi degli anni Novanta. “Ai tempi insegnavo – ha raccontato – e i bambini delle elementari conoscevano tutte le parole delle sue canzoni, perché erano semplici e accattivanti. Per fortuna Jovanotti non era problematico”.
Per tutte queste ragioni il “vero errore dell’amministrazione romana non è stato tanto cancellare l’invito a Tony Effe quanto, precedentemente, pensare che questo trapper potesse calcare un palco così importante e istituzionale”. Per il pedagogista, infatti, la questione non è la censura, ma l’educazione delle nuove generazioni, che necessita di “uno sforzo collettivo”.
Cosa deve fare la scuola secondo Novara
“Scuola, genitori, istituzioni, sistema sportivo e sistema mediatico: dobbiamo tutti rimboccarci le maniche per creare una comunità che sia un po’ più educativa“, ha affermato il dottor Novara. E ancora: “Non possiamo fare degli spiegoni sul rispetto delle donne e allo stesso tempo non porci il problema dei testi delle canzoni che vanno a recepire”.
Per quanto riguarda il contesto scolastico, il pedagogista ha evidenziato che “spesso siamo riluttanti all’idea dell’educazione sessuale nelle scuole”, di cui lui è uno strenuo sostenitore. “In molte scuole materne – ha continuato -, hanno sospeso l’analisi dello schema corporeo, che è un obbligo a livello di orientamento scolastico, perché hanno paura che i gruppi oltranzisti ed estremisti protestino”.
Ma per il pedagogista, nelle aule scolastiche serve un’educazione in questo senso perché “quando i ragazzi si incontrano a livello sessuale si possono creare degli equivoci spaventosi” se “non hanno nessun background. Sono completamente incompetenti nella relazione, hanno scarsa capacità di gestire il rifiuto e la contrarietà“.
E sull’educazione sentimentale nelle scuole, Novara ha aggiunto: “il corpo va di pari passo all’affettività. Non possiamo creare un’antitesi”.
Tony Effe e il messaggio ai bambini: “Studiate”
Dopo il no del Comune di Roma, Tony Effe sarà il protagonista di un altro concerto di Capodanno nella capitale. L’evento si terrà al Palaeur a partire dalle 22. E mentre i biglietti continuano ad andare a ruba e la data è quasi sold out, domenica 22 dicembre il rapper ha incontrato i suoi fan alla Discoteca Laziale per un firma copie. Centinaia le persone che, sfidando la pioggia, si sono messe in fila per ore per incontrarlo.
Tra queste, come raccontato da ‘Il Corriere della Sera’, la maggior parte erano bambini. Una volta al cospetto del cantante, molti lo hanno abbracciato come un fratello maggiore. “Fate i bravi, e studiate“: questo è stato il messaggio che Tony Effe ha lanciato ai suoi piccoli fan.