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Perché Tony Effe prende lezioni di italiano: la sua rivelazione
Tony Effe, il trapper di grande successo finito recentemente nella polemica, ha stupito con una rivelazione: perché prende lezioni di italiano
Tony Effe ha 33 anni e una serie di successi alle spalle. Recentemente finito al centro di un caso mediatico dopo che il Comune di Roma ha ritirato l’invito al trapper per il concerto di Capodanno a causa delle polemiche nate sui testi delle sue canzoni, Nicolò Rapisarda (suo nome all’anagrafe) ha svelato un fatto curioso e inaspettato: starebbe infatti prendendo ripetizioni di italiano. Vediamo perché e cosa ha rivelato.
- Perché Tony Effe sta prendendo lezioni di italiano
- Tony Effe bocciato due volte al liceo, il suo racconto
Perché Tony Effe sta prendendo lezioni di italiano
L’artista dell’album 4 volte disco di platino Icon e del brano Sesso e Samba, cantato con Gaia, rimasto al primo posto in classifica per 12 settimane consecutive, ha spiazzato tutti con una rivelazione fatta in un’intervista al Corriere della Sera.
Rispondendo alla domanda su quale sia il suo ultimo libro letto, Tony Effe ha dichiarato che è Il contagio di Walter Siti, consigliato dal suo professore di italiano, come da lui spiegato. “Una volta a settimana faccio italiano – ha svelato l’artista romano -. Analisi dei testi. Nell’ultima lezione abbiamo letto e analizzato una poesia di Umberto Saba dove lui, Saba, impersonifica la città con un ragazzaccio biondo, un po’ quello che ho cercato di fare io con Roma in Damme ‘na mano, la canzone per Sanremo”, ha aggiunto.
Perché Tony Effe, 33 anni, prenderebbe lezioni di italiano? “Sento di avere molto da imparare. Voglio migliorarmi“, ha ribadito il cantante, dimostrando quindi il suo interesse a non fermarsi mai, a cercare di arricchire il proprio bagaglio culturale e incrementare le sue competenze sui testi. Un esercizio utile nel suo lavoro e, in generale, nella vita.
Tony Effe bocciato due volte al liceo, il suo racconto
Il trapper, fidanzato con l’influencer Giulia De Lellis e che parteciperà a Sanremo 2025 con il brano Damme ‘na mano, ha raccontato qualcosa in più sul suo periodo tra i banchi di scuola, prima alle elementari e poi al liceo.
Già durante la sua infanzia, Tony Effe lavorava come attore in diversi film: “A quattro anni vengo preso come attore in Viaggi di nozze di Carlo Verdone. Da lì divento una specie di bambino prodigio, molto richiesto”, ha raccontato. “Alle elementari uscivo da scuola alle quattro e ogni giorno andavo a fare un provino, mi portava mia madre”. Un’esperienza che lo ha portato quindi a limitare i momenti di svago e di gioco tipici di quell’età: “Avrei preferito giocare, ma capivo che quello era un modo per aiutare economicamente la mia famiglia. Ero un ragazzino disciplinato”, ha aggiunto.
Passando al periodo delle scuole superiori, sappiamo già che è stato bocciato due volte al liceo Scientifico che frequentava nella Capitale, ma ha aggiunto dei dettagli, svelando cosa ha fatto dopo il secondo anno non superato: “Alla seconda bocciatura mi metto in testa di prendere il diploma, capisco che senza non ho molto futuro. Al che mio padre dice: ‘Vuoi la scuola a pagamento? Pagatela'”, ha raccontato nell’intervista. “Mi pago la scuola paritaria e prendo il diploma“, ha aggiunto.
Dopo il raggiungimento della Maturità, ha dichiarato di essere andato a lavorare con suo padre, orafo, imparando questo mestiere ed appassionandosi ai diamanti, con i quali ha lavorato per un periodo prima di dedicarsi completamente alla musica.