Tony Effe e i "progetti educativi per i giovani" dopo Capodanno
Dopo il caso scoppiato per il Capodanno di Roma, Tony Effe devolverà il ricavato delle vendite dei biglietti del suo spettacolo a favore dei giovani
Si torna a parlare di Tony Effe dopo il caso scoppiato a pochi giorni dal concerto di Capodanno organizzato dal Comune di Roma, per il quale era stato ritirato l’invito al trapper a causa delle critiche sui testi delle sue canzoni. In poco tempo, il cantante ha organizzato a sue spese un proprio spettacolo di fine anno, sempre nella Capitale, che è andato sold-out. A pochi giorni dall’evento, si scopre che il ricavato della vendita dei biglietti verrà dedicato ai giovani. Ecco la scelta del trapper.
- L'incasso del Capodanno con Tony Effe destinato ai giovani
- Caso Tony Effe: il "problema educativo" secondo Daniele Novara
L’incasso del Capodanno con Tony Effe destinato ai giovani
Tony Effe, pseudonimo di Nicolò Rapisarda, devolverà l’incasso del ‘suo’ Capodanno alla Croce Rossa Italiana (CRI), secondo quanto riportato da ‘AdnKronos’. Il ricavato della vendita dei biglietti del concerto sold out del 31 dicembre, al Palaeur di Roma (al netto dei costi di Iva e Siae), verrà devoluto all’organizzazione di volontariato per sostenere “progetti educativi per i giovani”.
La scelta del trapper arriva a pochi giorni dall’evento musicale organizzato all’ultimo minuto (ma nel quale non sono mancati diversi ospiti speciali e colleghi del mondo della musica che hanno animato la serata con performance dal vivo) dopo che il Campidoglio aveva fatto marcia indietro sul suo invito al Capodanno ufficiale di Roma, a causa delle critiche arrivate sui testi del cantante, considerati lesivi della dignità delle donne.
I soldi del ricavato del concerto di Tony Effe andranno quindi a finanziare le iniziative messe in campo dalla Croce Rossa Italiana per i progetti educativi rivolti ai giovani. L’associazione, infatti, mira a “contribuire in modo attivo alla crescita dei giovani, attraverso la cura del proprio ruolo pedagogico”. Secondo quanto riportato nella “Strategia della Croce Rossa Italiana 2018-2030“, l’obiettivo è “lo sviluppo e la crescita personale dei giovani, incoraggiandoli a diventare attori chiave delle loro comunità, coltivando i valori del rispetto e della solidarietà per rispondere ai bisogni più pressanti e concreti di lavoro, relazione, prevenzione, svago, sicurezza e formazione”.
Tra i progetti portati avanti da CRI troviamo le attività formative nelle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia, sui temi della salute e degli stili di vita sani, dell’inclusione sociale, dell’educazione alla pace e alla cittadinanza attiva nonché del contrasto ai cambiamenti climatici, tra corsi di formazione e laboratori per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
Caso Tony Effe: il “problema educativo” secondo Daniele Novara
I testi del trapper Tony Effe, in occasione del Capodanno di Roma, sono stati fortemente criticati da più parti, ma c’è anche chi ha gridato alla censura. Sull’argomento si era espresso anche Daniele Novara, pedagogista e direttore CPP – Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti. Secondo l’esperto “i contenuti della trap sono decisamente violenti. Non tutti, ovviamente, ma la stragrande maggioranza”, ha dichiarato in una recente intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Si tratterebbe di “un problema educativo” che riguarda soprattutto i più piccoli, poiché “il target di queste canzoni trap non sono gli adolescenti e i ventenni ma, piuttosto, i bambini nel pieno dell’infanzia, attorno ai 10 anni”.
Per questo motivo, un ruolo importante lo riveste anche la scuola con l’educazione sentimentale e sessuale, un tema caldo nel recente dibattito pubblico e politico.