Che scuola ha fatto Jovanotti: dalla Maturità a "professore"
Che scuola ha fatto Jovanotti e che ricordo ha della sua Maturità il cantante che è stato anche prof per un giorno al Politecnico di Milano?
Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, è un cantante italiano molto amato. È diventato famoso alla fine degli anni Ottanta, grazie alla collaborazione con Claudio Cecchetto e a canzoni che sono diventate iconiche e rappresentative di un’epoca. La sua è stata una lunghissima carriera, che continua ancora oggi con tantissimi successi e con spettacolari show. Che scuola ha fatto Jovanotti e che ricordi ha del periodo in cui era uno studente?
Che titolo di studio ha Jovanotti
Lorenzo Cherubini è nato a Roma il 27 settembre del 1966: i genitori erano toscani, di Cortona, in provincia di Arezzo (il padre Mario era un membro del Corpo della gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano).
Terzo di quattro figli, ha studiato a Roma (anche se spesso ha frequentato da bambino la città toscana di origine della famiglia): dopo la licenza media, Jovanotti ha deciso di iscriversi al Liceo Scientifico Malpighi di Roma, ottenendo il diploma di Maturità e ponendo, poi, le basi per la sua lunga carriera, anche se già durante gli studi aveva iniziato a lavorare come dj.
Il ricordo di Jovanotti dell’esame di Maturità
Jovanotti, oggi padre di Teresa, nata il 13 dicembre del 1999, dall’unione con Francesca Valiani, che ha sposato nel 2008 a Cortona, ha spesso ricordato i tempi della scuola.
Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, Lorenzo Cherubini ha raccontato qual è il suo ricordo dell’esame di Maturità: “Mi ricordo perfettamente la mattina dell’esame di Maturità, la lunga fila di banchi in corridoio. Non ero molto preparato e tendevo a portare sempre l’argomento verso di me. La paura aiuta, impone un controllo, rispetto per il momento che stai vivendo”.
Jovanotti prof per un giorno al Politecnico di Milano
Forse non tutti sanno che Jovanotti nel 2015 è stato anche professore per un giorno. È salito in cattedra al Politecnico di Milano, di fronte a un migliaio di studenti che per un paio d’ore sono stati ad ascoltarlo, in occasione dell’Universiday e prima di prepararsi per il lungo tour musicale di quell’anno che lo ha portato a cantare in tantissime città italiane.
Come riportato da ‘La Stampa’, il cantante ha parlato di musica: “Non è vero che nella musica non c’è meritocrazia. Un disco o ti piace o no: puoi fregare qualcuno una volta, ma le carriere si costruiscono con il merito”. Ha poi aggiunto: “La scienza è un po’ simile alla musica”. Rivolgendosi ai giovani di fronte a lui, in larga parte futuri architetti e futuri ingegneri, Lorenzo Cherubini li ha esortati a “essere riconoscibili” in un mondo che “ha il problema di dover comunicare”, sempre e ad ogni costo.
Questo atteggiamento, secondo Jovanotti, riesce molto bene agli italiani. Lui è molto orgoglioso del suo Paese e di quello che l’Italia ha saputo produrre anche in termini artistici. Non solo per il Rinascimento, però: “Io sono pazzo del Futurismo”, ha raccontato in occasione del suo intervento al Politecnico di Milano, aggiungendo poi di apprezzare molto “un genio assoluto come Renzo Piano che fa cose mozzafiato che mi fanno piangere dalla commozione”.