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Valditara Fonte foto: ANSA

Educazione al rispetto: Valditara svela come si studierà a scuola

Come si studierà educazione al rispetto a scuola? Lo ha svelato, a 'In altre parole', il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Durante il suo intervento a ‘In altre parole’ su La7, Giuseppe Valditara ha svelato come si studierà l’educazione al rispetto a scuola. Ecco cosa ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito.

Valditara e l’educazione al rispetto a scuola

Domenica 8 dicembre, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato ospite a ‘In altre Parole’. L’intervista, condotta dal giornalista Massimo Gramellini, è partita dalla notizia dell’incontro, che si è tenuto giovedì scorso, tra il ministro Valditara e Gino Cecchettin, al quale seguirà un protocollo d’intesa tra il ministero dell’Istruzione e la Fondazione Giulia, istituita in memoria di Giulia Cecchettin.

“È stato un incontro molto positivo e concreto – ha commentato Valditara -. Abbiamo deciso di siglare un protocollo tra la sua fondazione e il ministero. Lo sigleremo per gennaio, già i nostri uffici sono al lavoro. L’obiettivo comune è quello di lottare contro la violenza sulle donne. È un impegno che ci accomuna, un impegno che ritengo sia doveroso per le tante donne che sono vittime di tante forme di violenza”.

Per il ministro dell’Istruzione, la violenza sulle donne, così come le altre forme di discriminazione, si contrasta a partire dai banchi di scuola. Come? “Intanto nelle scuole c’è una novità molto importante – ha puntualizzato Valditara -: per la prima volta all’interno del corso di Educazione civica viene inserita l’educazione al rispetto, e in particolare al rispetto nei confronti delle donne”.

Educazione al rispetto: no libri ma lezioni e peer tutoring

L’educazione al rispetto “diventa un obiettivo di apprendimento, un po’ come apprendere i logaritmi”, ha proseguito il ministro. “Non sono previsti libri – ha specificato – ma diventa un obiettivo di apprendimento nel senso che ci saranno delle lezioni“. Ma anche momenti di “peer tutoring, ovvero esperienze raccontate in dialogo con gli studenti, che diventano protagonisti”.

Valditara ha continuato: “Poi noi insistiamo molto su un altro aspetto, che nelle Linee guida dell’Educazione civica è detto con grande chiarezza: l’educazione al rispetto deve disseminare, contaminare tutti i curricula, tutte le materie. Deve essere qualcosa che in Italiano piuttosto che in Storia deve formare la coscienza civica dello studente”.

Ed è qui che diventa “molto importante il confronto anche con la Fondazione Giulia, perché vogliamo rendere note le buone pratiche ma anche fare un monitoraggio sui risultati ottenuti”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che per l’educazione al rispetto saranno previsti anche momenti di “formazione dei docenti“.

“Insomma, c’è tanta carne al fuoco, e sono convinto che faremo un lavoro importante”, ha concluso il ministro Giuseppe Valditara.

Obiettivi di apprendimento per l’educazione al rispetto

Ma quali sono gli obiettivi di apprendimento previsti dalle linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica? Per quanto riguarda l’educazione al rispetto, per le scuole medie si parla di “sviluppare una cultura del rispetto verso ogni persona, secondo il principio di uguaglianza e di non discriminazione di cui all’articolo 3 della Costituzione, educare a corrette relazioni per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione“.

Per le scuole superiori, “conoscere e comprendere il principio di uguaglianza nel godimento dei diritti inviolabili e nell’adempimento dei doveri inderogabili, nel quale rientrano il principio di pari opportunità e non discriminazione ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione”. Inoltre si specifica che “particolare attenzione andrà riservata al contrasto alla violenza contro le donne, per educare a relazioni corrette e rispettose, al fine altresì di promuovere la parità fra uomo e donna e di far conoscere l’importanza della conciliazione vita-lavoro, dell’occupabilità e dell’imprenditorialità femminile”.

Tra gli obiettivi di apprendimento per l’educazione al rispetto rivolti agli studenti delle superiori troviamo anche:

  • “analizzare, mediante opportuni strumenti critici desunti dalle discipline di studio, i livelli di uguaglianza tra uomo e donna nel proprio Paese e nella propria cultura, confrontandoli con le norme nazionali e internazionali, individuare e illustrare i diritti fondamentali delle donne”;
  • “analizzare il proprio ambiente di vita e stabilire una connessione con gli attori che operano per porre fine alla discriminazione e alla violenza contro le donne”;
  • sviluppare la cultura del rispetto verso ogni persona“;
  • “contrastare ogni forma di violenza, bullismo e discriminazione verso qualsiasi persona e favorire il superamento di ogni pregiudizio”.