Compiti per le vacanze, i consigli di Galiano e Schettini
Le vacanze di Natale sono alle porte e si riaccende il dibattito sui compiti a casa: ecco i consigli dei prof Enrico Galiano e Vincenzo Schettini
Le vacanze di Natale stanno arrivando, e si torna a discutere di compiti a casa durante le feste. Ad accendere il dibattito c’è anche l’ultimo rapporto Censis, che ha rilevato che gli studenti italiani sono ‘campioni’ europei di compiti a casa. E, altresì, le tanto discusse ‘Linee guida per il benessere a scuola nell’era digitale’ approvate dalla giunta provinciale di Trento. Nel documento si raccomanda agli insegnanti di assegnare un carico di studio individuale “ragionevole e proporzionato all’età e alle capacità degli studenti nel rispetto del tempo libero e delle esigenze familiari”. Così, in vista della sospensione delle lezioni per il periodo natalizio, ecco i consigli di prof Vicenzo Schettini e Enrico Galiano.
- In Italia record di ore per i compiti a casa
- "L'ozio per le vacanze", la proposta di prof Galiano
- Per prof Schettini ci vuole "misura" nei compiti
- I consigli di prof Schettini sui compiti per le vacanze
In Italia record di ore per i compiti a casa
Gli adolescenti italiani studiano più dei loro coetanei europei. A casa passano una media di 2,3 ore al giorno sui libri, mentre a scuola trascorrono circa 27,2 ore alla settimana, superati solo dagli studenti tedeschi (28 ore), che però spendono circa la metà del tempo per i compiti individuali.
A dirlo è il 58esimo rapporto Censis, che ha sottolineato, però, che questo maggiore studio da parte degli italiani non si traduce in risultati scolastici migliori. E allora, che fare? Compiti a casa sì o no?
“L’ozio per le vacanze”, la proposta di prof Galiano
Per il docente e scrittore Enrico Galiano le vacanze devono essere tali, dunque senza compiti a casa, anche se costruttive. Per questo, intervistato da ‘La Repubblica, ha proposto “l’ozio per le vacanze“, nel senso latino del termine. Ovvero “il famoso otium di Orazio, di Ovidio, di Seneca – ha spiegato il prof -, inteso non come totale assenza di occupazioni, ma come un altro modo di occupare il tempo, cioè dedicandolo alla lettura, alla creatività, alla riflessione personale“.
Inoltre, ha aggiunto, “i compiti per le vacanze, oltre a essere un ossimoro in sé, sono una bella palla al piede per un insegnante” perché “poi li devi pure correggere”. E “purtroppo” capita “di far lavorare i ragazzi durante le vacanze e poi nemmeno restituire il lavoro”.
Galiano ha proseguito: “Vacanza è sinonimo di vuoto. E credo che questo vuoto vada rispettato, visto e considerato soprattutto quanto sono ‘piene’ le giornate dei ragazzi durante l’anno”. Ma “praticare l’ozio filosofico degli antichi può essere il modo migliore per tornare dalle vacanze rigenerati ma non intorpiditi, freschi ma non congelati”, ha concluso.
Per prof Schettini ci vuole “misura” nei compiti
Per Vincenzo Schettini, il prof di fisica più famoso del web, ci vuole “misura” nell’assegnazione dei compiti, durante le vacanze così come nel corso di tutto l’anno scolastico. Quella misura che promuovono anche le ‘Linee guida per il benessere a scuola nell’era digitale‘ approvate dalla giunta provinciale di Trento.
“Trovo questa pausa natalizia troppo breve e francamente non ho mai ritenuto le vacanze un momento per “caricare” gli studenti di compiti, piuttosto come un periodo per riposarsi, comunque, rimettendo a posto le cose, magari con un ripasso autonomo, prima di ricominciare”, ha chiarito l’insegnante, come riportato da ‘La Repubblica’.
I consigli di prof Schettini sui compiti per le vacanze
Tanti o pochi che siano, ecco i tre consigli di prof Schettini per affrontare i compiti a casa durante le vacanze:
- “organizzate i compiti, distribuendoli su un piano di lavoro” per “evitare il ‘tour de force’ della Befana” che “francamente non serve a nessuno”;
- “sfruttate le mattinate dei giorni non festivi”. Sono “mezze giornate nelle quali di solito non si fa nulla di particolare”, mentre “è bello il pomeriggio e la sera poter uscire, stare con gli amici”;
- “vivete questi compiti con un atteggiamento che nella vita serve sempre e paga: il senso del dovere. I compiti, in fondo, ci insegnano proprio ad allenare questo atteggiamento virtuoso”.