Scegliere la scuola giusta, la polemica di prof Galiano
Per Enrico Galiano scegliere la scuola superiore giusta è possibile, ma nel sistema scolastico italiano mancano gli strumenti: la polemica del prof
Iscrizioni alle superiori, ci siamo! Le domande partiranno l’8 gennaio 2025 e resteranno aperte fino al 31 gennaio. Sono numerosi gli studenti di terza media che in questo momento si trovano alle prese con la scelta del liceo o istituto da frequentare. Ma scegliere la scuola giusta è possibile? O si tratta di un’impresa con scarse possibilità di successo, vista anche la giovane età dei decisori? Secondo Enrico Galiano, insegnante e scrittore, “non è la scelta della scuola superiore che arriva troppo presto, ma l’orientamento che arriva troppo tardi”. La polemica del prof.
- Si può scegliere la scuola giusta a 13 anni?
- Cosa succede negli altri Paesi europei
- Per prof Galiano "l'orientamento arriva troppo tardi"
Si può scegliere la scuola giusta a 13 anni?
“Ammettiamolo: a 13 anni, per come funziona attualmente il nostro sistema scolastico, scegliere la scuola superiore è come dover comporre un menù per la cena di Natale quando al massimo sai fare una pasta in bianco; come scegliere una fidanzata solo dalle foto; come salire su un aereo sapendo solo il continente dove atterrerai. Insomma: se ci azzecchi, essenzialmente è fortuna”. Lo ha scritto, in un articolo pubblicato sulla rivista web ‘Il Libraio.it’, l’insegnante e scrittore Enrico Galiano.
In vista dell’apertura delle iscrizioni all’anno scolastico 2024-2025, il prof ha offerto una lunga riflessione per indagare il motivo che rende complicata questa decisione che, a suo avviso, non risiede solo nella giovane età degli studenti.
“Il sistema scolastico italiano – ha spiegato Galiano – propone una vasta gamma di opzioni, dal liceo al tecnico, fino al professionale“. Però, ha aggiunto, “la varietà a volte rischia di essere eccessiva: davanti a un’offerta così ricca e stratificata, arriva inesorabile non la mancanza ma l’imbarazzo della scelta”.
Cosa succede negli altri Paesi europei
Il professor Galiano ha poi raccontato cosa accade negli altri Paesi europei. In Germania, per esempio, già “a 10 anni puoi scegliere quali materie facoltative fare, così da poter piano piano capire quali ti stimolano di più”. Dall’altro lato, però, “c’è una maggiore rigidità una volta che ci si è indirizzati verso un percorso”, ha specificato.
In Finlandia e nel Regno Unito, invece, la specializzazione degli studenti arriva più tardi, intorno ai 15-16 anni. In Francia, invece, le scuole medie durano quattro anni, “così da dare un po’ più di tempo ai ragazzi per decidere”.
Per prof Galiano “l’orientamento arriva troppo tardi”
Secondo Enrico Galiano il problema, dunque, non sta tanto nell’età, quanto nella carenza di percorsi di orientamento rivolti agli studenti, che li aiutino nel processo della conoscenza di sé, delle proprie passioni e ambizioni.
“Le scuole che iniziano a fare orientamento già da quando i ragazzi sono piccoli – dalla primaria, intendo – , che introducono attività facoltative pomeridiane orientanti e che affiancano i ragazzi con figure professionali (psicologi ed educatori) a dare loro una mano in questo labirinto, permettono loro di avere almeno una mappa per districarsi nei suoi gangli: di conoscere insomma un po’ meglio i propri talenti e attitudini“.
Questo significa che “anche se non azzeccano in pieno la scuola superiore, almeno sanno riconoscere se sono più da professionale, da tecnico, da liceo eccetera”.
“Le scuole che invece dedicano all’orientamento giusto qualche ora in terza media, che non danno loro altri strumenti oltre ai percorsi standard, è giusto che lo sappiano: la probabilità di sbagliare è molto, molto alta“, ha concluso Enrico Galiano.