Quale scuola scegliere (e quando): la lezione di prof Galiano
Le iscrizioni al nuovo anno scolastico si avvicinano, ma quale scuola superiore scegliere (e quando)? La lezione del prof scrittore Enrico Galiano
Dopo la proroga del ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), le domande per le iscrizioni all’anno scolastico 2025-2026 partiranno il 21 gennaio e resteranno aperte fino al 10 febbraio. Sono numerosi gli studenti di terza media che in questo momento si trovano alle prese con la decisione del liceo o istituto da frequentare. Ma quale scuola scegliere (e quando)? Questa è la lezione di prof Galiano.
Lezione di prof Galiano sulla scelta delle superiori
Scegliere non è semplice, men che mai quando hai solo 13 anni. Ne è convinto l’insegnante e scrittore Enrico Galiano, che ha rilasciato un’intervista al ‘Quotidiano nazionale’ in merito alla decisione che milioni di adolescenti di terza media devono affrontare: quale scuola superiore scegliere?
“Fa sorridere che nell’età in cui devono ancora chiedere il permesso per andare in bagno siano chiamati a prendere una decisione così importante”, ha affermato Galiano.
Il MIM ha deciso di prorogare le iscrizioni per il prossimo anno scolastico “per garantire una più ampia attività di orientamento da parte delle scuole e consentire alle famiglie di poter effettuare una scelta ponderata”, si legge sulla nota del ministero. La data inizialmente stabilita per l’apertura delle iscrizioni era l’8 gennaio 2025. La nuova finestra temporale per poter presentare le domande è invece dalle ore 8 del 21 gennaio 2025 alle ore 20 del 10 febbraio 2025.
Con qualche giorno in più a disposizione, “certo non arriva l’illuminazione – ha continuato -. Ma credo che solo in Italia si dia tanto peso alla cosa”.
L’insegnante ha raccontato: “Ho in classe una studentessa americana a disagio perché negli Stati Uniti il problema non esiste. L’high school è uguale per tutti, con materie facoltative che stuzzicano la curiosità e basta. Sarà l’università a fare la differenza. Noi invece presumiamo che le superiori indirizzino al mondo del lavoro. Non è così“.
Prof Galiano aveva già polemizzato sul tema. In un suo pezzo pubblicato su ‘Il Libraio.it’, aveva sottolineato che il problema della scelta del percorso scolastico in Italia non sta tanto nella giovane età dei decisori, quanto nella carenza di percorsi di orientamento rivolti agli studenti. Uno spunto di riflessione che il docente ha riproposto anche in questa intervista: “Vogliamo fare la scuola all’italiana, orientare a tutti i costi? Allora cominciamo in prima elementare“.
Ma, ha puntualizzato Galiano, “orientamento non vuole dire che ti dico dove andare”. Si tratta solo di “un modo per dirti chi sei, non che lavoro farai”. Anche perché, ha aggiunto, “la scuola serve a farti capire cosa vuoi dalla vita“.
Scuola e lavoro: cosa succederà nel futuro (per Galiano)
Enrico Galiano ha proseguito: “Abbiamo tutti un problema con il futuro. A 13 anni, oggi, di più”. Perché? “Il presente è incerto e il domani insondabile. Tanto vale osare”.
E ancora: “Una volta si diceva ‘facoltà umanistica uguale disoccupazione’. Invece è proprio lì che si allena il muscolo del pensiero astratto indispensabile per stare a galla in un futuro misterioso – ha detto l’insegnante -. Già adesso il lavoro non si cerca ma si inventa, fra vent’anni lavorerà non chi manda curriculum prestigiosi ma chi mostrerà quel muscolo“.
Secondo prof Galiano, infatti, “per capire dove si vuole andare spesso è necessario sbagliare strada“. Per questo rivendica il diritto al ripensamento: “Se un figlio di avvocati ha la vocazione per la falegnameria e viene mandato al classico contro la sua volontà fa bene a smettere”, ha concluso.