Salta al contenuto
Prof Schettini Fonte foto: ANSA

Prof Schettini: "Occhio all'imbroglio". I consigli per le vacanze

"Occhio all'imbroglio": a cosa si riferisce prof Schettini e i consigli agli studenti per organizzare le loro giornate durante le vacanze di Natale

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Vincenzo Schettini, il prof di fisica più famoso del web, ha augurato buon Natale ai suoi studenti con un avvertimento: “Occhio all’imbroglio“. Di cosa sta parlando e i suoi consigli per trascorre al meglio le vacanze.

Perché le vacanze di Natale sono “un imbroglio” per Schettini

In un video che è subito diventato virale, Vincenzo Schettini, l’insegnante salito alla ribalta dei social e della tv con il suo modo originale di insegnare la fisica, ha dato dei suggerimenti agli studenti su come trascorrere le vacanze.

“Posso farvi gli auguri di Natale?”. Con il suo solito sorriso sulle labbra, prof Schettini ha salutato i suoi studenti per lo stop natalizio immortalando il momento con un video.

“State attenti – ha proseguito – che le vacanze di Natale sono un imbroglio. E sapete perché? Perché sono corte. Sono solo due settimane ragazzi, occhio”.

I consigli di prof Schettini agli studenti per le vacanze

Così l’insegnante ha dato qualche consiglio utile ai suoi alunni per vivere al meglio queste due settimane lontane dai banchi di scuola. “Avete dei compiti da fare quando tornerete? Compiti in classe, interrogazioni? Bene, allora prendetevi un quaderno – ha spiegato -, strappate un foglio e mappate questi giorni di vacanza. Lasciate in pace alcune giornate: divertitevi, giocate a carte con gli amici, che è una cosa bellissima. Ma mettetevi degli obiettivi da portare avanti“.

Per il professor Schettini, è bene creare una tabella di marcia per lasciare un po’ di tempo anche allo studio in vista delle verifiche e delle interrogazioni di gennaio, distribuendo i compiti ed evitando il ‘tour de force’ degli ultimi giorni. Per studiare, meglio puntare sulla mattina “Alzatevi con calma, fatevi la vostra colazione. Ma la mattina, sentite a me, sfruttatela per lavorare”.

E ha aggiunto: “Un’altra cosa importantissima: acchiappatevi un paio di fumetti, di libri. Non prendete in mano il computer, il telefono, perché l’obiettivo è la disintossicazione digitale. È impossibile? No, è possibile!”, ha concluso Vincenzo Schettini.

Cosa pensa prof Schettini sui compiti per le vacanze

Con l’arrivo delle vacanze di Natale torna a far discutere il tema dei compiti a casa per le feste. Ad accendere il dibattito c’è anche l’ultimo rapporto Censis, che ha rilevato che gli studenti italiani sono ‘campioni’ europei di compiti a casa, trascorrendo sui libri più tempo rispetto ai coetanei degli altri Paesi europei. Questo maggiore studio da parte degli italiani, però, non si traduce in risultati scolastici migliori.

A stimolare la discussione ci sono anche le ‘Linee guida per il benessere a scuola nell’era digitale’ approvate il 22 novembre dalla giunta provinciale di Trento, dove si raccomanda agli insegnanti di assegnare un carico di studio individuale “ragionevole e proporzionato all’età e alle capacità degli studenti nel rispetto del tempo libero e delle esigenze familiari”.

Sulla questione è intervenuto anche Vincenzo Schettini. Per l’insegnante ci vuole “misura” nell’assegnazione dei compiti, durante le vacanze così come nel corso di tutto l’anno scolastico.

Come ha raccontato a ‘la Repubblica’, “trovo questa pausa natalizia troppo breve e francamente non ho mai ritenuto le vacanze un momento per ‘caricare’ gli studenti di compiti. Ma piuttosto come un periodo per riposarsi, comunque, rimettendo a posto le cose, magari con un ripasso autonomo, prima di ricominciare”.

A suo avviso, i compiti vanno vissuti “con un atteggiamento che nella vita serve sempre e paga: il senso del dovere. I compiti, in fondo, ci insegnano proprio ad allenare questo atteggiamento virtuoso”, ha concluso prof Schettini.