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Enrico Galiano, Andrea Maggi e Vincenzo Schettini IPA/ANSA

Compiti per le vacanze estive: cosa ne pensano i prof "Vip"

Le vacanze estive sono tornate al centro del dibattito italiano: compiti sì o no? Sono ancora utili? Ecco cosa sostengono i prof Vip più noti

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

È tempo di vacanze estive per gli studenti italiani. Tralasciando coloro che sono alle prese con gli ultimi appuntamenti dell’esame di Maturità 2025, fino a settembre milioni si alunni non torneranno a vedere le aule scolastiche. Come ogni anno, con l’inizio di questa fase dell’anno si infiamma il dibattito sull’utilità e sulle modalità di assegnazione dei compiti delle vacanze (oltre che sulla lunga durata della pausa estiva), tra chi sostiene che gli studenti dovrebbero riposare totalmente e chi invece promuove un continuo allenamento e studio anche nei mesi di vacanza.

Ma cosa ne pensano i docenti? Ad esprimere il proprio parere sono stati due prof Vip molto seguiti sui social: Enrico Galiano, Andrea Maggi e Vincenzo Schettini.

Vacanze estive senza compiti? La risposta di prof Galiano

I compiti delle vacanze sono al centro del dibattito con l’inizio della (caldissima) pausa estiva da scuola. Utili o inutili? Tortura o necessità? Intervistato da Virgilio Sapere, prof Enrico Galiano (docente di italiano e scrittore) ha espresso il suo pensiero a riguardo: “I compiti per le vacanze, soprattutto considerando che le nostre vacanze sono di una lunghezza abnorme, sono fondamentali perché avviene un fenomeno che gli insegnanti conoscono benissimo, ovvero la perdita delle competenze durante l’estate“.

Al rientro da scuola, se lo studente non ha svolto alcun compito durante i 3 mesi estivi, “al rientro devi impiegare l’intero mese successivo a rinsegnare quasi l’alfabeto”, ha spiegato Galiano. Se gli studenti per tutte le vacanze non facessero nulla, infatti, secondo il docente “si atrofizzerebbero tutte le loro capacità di studio e comprensione”.

In merito a cosa e come vengono poi svolti i compiti delle vacanze estive, prof Galiano (che insegna alle scuole medie) ha sottolineato che “la cosa più importante è che i ragazzi continuino a leggere, quindi è fondamentale fornire loro una lista di libri per le vacanze lasciando un margine di libertà di scelta”. Il docente e scrittore non propone una semplice lista di tre libri obbligatori, bensì “una lista di 15 libri tra cui devono scegliere basandosi sulla trama, facendo un bel giretto in libreria o in biblioteca”.

Infine, un altro aspetto da non sottovalutare, anzi, da tenere allenato: la scrittura. Prof Galiano ha dichiarato di lasciare dei compiti in cui si richiede di scrivere, come il diario di viaggio, che permette agli studenti di raccontare le proprie vacanze sotto forma di diario. “Vedo che è una cosa che funziona”, ha concluso il docente.

Perché i compiti per le vacanze sono un “salvavita” per prof Maggi

A fornire un altro parere è prof Andrea Maggi (che si è espresso anche in merito alla Maturità 2025), spiegando sul suo profilo Instagram che esistono 3 categorie di insegnanti: “Quelli che ti dicono che d’estate ti dicono che devi soltanto abbracciare gli alberi, quelli che ti dicono che devi riposarti certo, ma che un pochino devi anche lavorare, soprattutto nelle materie in cui sei un po’ deboluccio e quelli che ti caricano di compiti più che durante l’anno scolastico”, ha dichiarato.

“Direi che dei tre io diffiderei del primo e del terzo”, ha commentato, dicendo di preferire la seconda categoria. “I primi sono quelli ‘piacioni’, gli acchiappa-like, quelli che da giovani hanno sudato sui libri, ma a te dicono che per andare bene a scuola non serve ammazzarsi di studio”, ha ironizzato Maggi. I terzi, invece, “sono quelli che hanno problemi loro e ti vogliono far soffrire solo perché sei giovane”, ha aggiunto.

Prof Maggi preferisce quindi la seconda categoria, che reputa “la più attendibile”. Secondo il docente, in vacanza non si deve per forza lavorare, ma “oggigiorno per molti studenti la vacanza significa stare 18 ore attaccati al cellulare“. Proprio per questo i compiti delle vacanze sono anche un “salvavita”.

Serve quindi una via di mezzo secondo prof Maggi: il giusto riposo, “ma anche l’antico ‘otium‘”, poiché “il prendersi cura di sé è un buon esercizio di ripasso che non va in contrasto con le vacanze”. Infatti, come dicevano i latini, “in medio stat virtus“: “La virtù sta nel mezzo, e come sempre ci hanno visto giusto”, ha concluso il docente.

I compiti estivi speciali di prof Vincenzo Schettini

A spiazzare tutti con i suoi compiti per le vacanze “speciali” è stato prof Vincenzo Schettini, docente di fisica che ha ideato il format “La fisica che ci piace”. In un recente video pubblicato sulla sua pagina Instagram, ha dato le proprie consegne agli studenti.

In controtendenza rispetto ai classici compiti estivi, composti da esercizi, problemi, libri da studiare e ricerche da portare a termine, prof Schettini ha chiesto ai giovani alunni di fare 4 cose in particolare, che assomigliano più insegnamenti di vita volti a spronare i giovani a vivere pienamente la loro adolescenza, lontani da smartphone e tecnologie, tornando ad una dimensione più reale e autentica.

Ecco i compiti per le vacanze di prof Schettini:

  • “Alzarsi tardi… ma non troppo tardi”;
  • Fare sport: “Dedicatevi a voi stessi facendo sport, movimento. Che siano delle passeggiate, che sia la corsa se vi appassiona, che sia giocare beach volley sulla spiaggia”;
  • Andare in libreria e comprare un libro su una cosa in particolare che piace personalmente: “Perché vedrete che quel libro lo berrete, lo leggerete molto velocemente”;
  • Uscire con gli amici, l’arma migliore contro la tristezza e la frustrazione, più del supporto dei genitori, più dell’aiuto dei professori.

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