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Compiti per le vacanze: la proposta alternativa di prof Galiano Fonte foto: Ipa

Compiti per le vacanze, la proposta alternativa di prof Galiano

Al posto dei compiti per le vacanze, prof Galiano ha proposto l'ozio creativo, che permette agli studenti di riposarsi senza impigrirsi: cos'è

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Dover fare i compiti per le vacanze, sia natalizie che estive, è da sempre l’incubo degli studenti. Qualsiasi giovane vuole vivere queste lunghe pause dalle lezioni in modo rilassato e senza avere il pensiero fisso sugli esercizi di grammatica, i problemi di matematica e i riassunti di storia o geografia da svolgere prima di tornare sui banchi di scuola. A questo desiderio dei ragazzi in età scolare, va incontro il prof Enrico Galiano che ha lanciato la proposta dell’ozio creativo.

Cosa propone Galiano al posto dei compiti per le vacanze

Per il professore Enrico Galiano i compiti per le vacanze sono una contraddizione già nell’accostamento delle due parole, con vacanze che evoca giornate di relax, e compiti che fa pensare a un dovere o a un’attività da portare a termine.

Inoltre gli esercizi dati agli studenti, da completare prima del ritorno a scuola, sono un peso anche per gli insegnanti costretti a correggere temi, relazioni, problemi tutti insieme a gennaio. Così il prof Galiano ha proposto l’ozio creativo, che non significa lasciare i ragazzi a sprecare giornate intere a scrollare su TikTok “fino a perdere la sensibilità al pollice”. Galiano ha invitato i ragazzi a tornare all’otium latino, come era inteso da Seneca o da Orazio. Significa ritagliarsi del tempo per pensare, creare, leggere e ricaricarsi. In pratica dedicarsi a un’attività qualsiasi dalla quale lasciarsi ispirare, come la lettura di un libro, la visione di film al cinema, il disegno o delle esperienze.

A cosa serve l’ozio creativo proposto da Galiano

L’ozio creativo servirebbe a rigenerare la mente. Dovrebbe essere un vuoto da rispettare e da riempire con ciò che ci stimola di più. I docenti, al posto dei compiti delle vacanze, potrebbero quindi dare dei semplici suggerimenti di lettura, o di film da guardare, di musiche da ascoltare o di luoghi da visitare. Consigli su esperienze da fare che riempiano la giornata, facciano riflettere sui propri desideri senza lo stress delle correzioni e senza obblighi.

L’ozio creativo avrebbe il solo scopo di far tornare gli studenti sui banchi di scuola rigenerati, più ispirati, meno appesantiti e con la mente ricca di stimoli e ricca dell’energia necessaria per riprendere a studiare.

Chi è il prof Enrico Galiano

Enrico Galiano è uno scrittore e insegnante classe 1977 molto conosciuto sui social. Ha creato la webserie “Cose da prof“, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Nel 2020 il Sole 24 Ore lo ha inserito nella lista dei dieci insegnanti più influenti sul web.

Per Galiano il segreto di un buon insegnante è: “Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti”. Il suo romanzo d’esordio, “Eppure cadiamo felici“, è stato il libro rivelazione del 2017 e ha vinto il Premio internazionale Città di Como come migliore opera prima e il Premio cultura mediterranea.

Galiano viene spesso paragonato al professore John Keating de “L’attimo fuggente” per il suo metodo coinvolgente d’insegnare. È diventato uno degli insegnanti che hanno partecipato al programma televisivo “La banda dei fuori classe” trasmesso su Rai Gulp e, nel 2022, ha portato in teatro il progetto “Prof, posso andare in bagno?“, nel quale racconta aneddoti divertenti accaduti tra i banchi di scuola.