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Benigni show dal Papa: toccante discorso ai bambini a San Pietro

Per la Giornata mondiale dei bambini, con Papa Francesco in piazza San Pietro c'era Benigni: il suo toccante discorso alle nuove generazioni

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

In una piazza San Pietro gremita, il 26 maggio Papa Francesco ha celebrato la prima Giornata mondiale dei bambini. Dopo la messa e l’Angelus, la parola è passata a Roberto Benigni, che ha dedicato un toccante discorso alle bambine e ai bambini di tutto il mondo: ecco cosa ha detto.

L’appello di Benigni alla Giornata dei Bambini

26 maggio 2024, piazza San Pietro. Papa Francesco ha presieduto la messa in piazza San Pietro per celebrare la prima Giornata mondiale dei bambini, in cui si stima fossero presenti più di 50mila persone, come riportato da ‘Sky tg24’. Conclusa la funzione religiosa, sul sagrato è salito Roberto Benigni che, dopo aver baciato il Papa, ha rivolto il suo messaggio alle nuove generazioni.

“Prendete il volo, prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro, lo potete fare!”, ha detto Benigni rivolto alle migliaia di piccoli giunti nella piazza per la Giornata mondiale dei bambini. “Costruite un mondo migliore – ha proseguito -, fatelo diventare più bello che noi non ci siamo riusciti. Fate diventare il mondo più bello. È più facile di quello che sembri. E sapete perché? Perché lo vuole lui, di essere più bello. Il mondo ha bisogno di essere bello, ne ha bisogno, e voi lo potete fare, lo dovete fare”.

Cosa ha detto Benigni sulla guerra

Dopo di che, Roberto Benigni ha parlato della guerra. Il mondo, ha detto, è “governato da gente che non sa cos’è la misericordia, l’amore. Gente che commette il più grave e il più stupido dei peccati: la guerra”. Una “parola brutta” che “sporca tutto” e che “non si può ascoltare”.

“Dobbiamo porre fine a questa cosa – ha continuato l’attore -. Io vedo che quando i bambini giocano alla guerra appena uno di loro si fa male si fermano, fine del gioco. Ma perché, quando fanno la guerra, al primo bambino che soffre, che si fa male, non si fermano?”. “Che vigliaccheria”, ha aggiunto, “la guerra deve finire”.

“Quello che diciamo può diventare vero – ha affermato Benigni rivolto ai bambini in piazza San Pietro -. Dobbiamo trovare le parole giuste, che facciano diventare le cose vere. Nessuno ha trovato la parola giusta per fermare la guerra, un po’ come ‘apriti, sesamo’, ‘guerra, fermati’. Eppure sono sicuro che in mezzo a voi ci sia chi troverà la parola per fermare la guerra per sempre. Esiste quella parola, la dobbiamo cercare insieme”.

L’insegnamento di Benigni sulla felicità

Roberto Benigni ha poi lanciato il suo messaggio ai bambini: “Ognuno di voi porta il proprio contributo, piccolo piccolo” verso il bene. “Cercate di fare le cose belle, rendete gli altri felici. Per farlo bisogna essere felici”, perciò “siate felici, diventate l’adulto che avreste voluto accanto quando eravate bambini”.

I bambini, ancora il comico, “sono il nostro futuro, la gioia di domani, una cosa meravigliosa. Magari in mezzo a voi c’è un nuovo Michelangelo, un nuovo Galileo, una nuova Rita Levi Montalcini. O magari c’è il nuovo Papa, o due o tre, non si sa mai”. Perché, ha concluso Benigni, “questa è la città del Signore, il regno di Dio, e tutto è possibile, anche che uno di voi diventi Papa. Magari il primo africano o asiatico della storia, o di Roma, di Testaccio, o la prima Papa donna della storia, pensate che roba”.