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Erasmus italiano Fonte foto: iStock

Borsa di studio Erasmus italiano: a chi spetta e come richiederla

Sono in scadenza le domande di partecipazione al nuovo Erasmus italiano: ecco come funziona la borsa di studio, a chi spetta e come richiederla

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Tra le novità dell’anno accademico 2024-2025 c’è l’Erasmus italiano. In partenza dal 2025, è un’esperienza di mobilità studentesca rivolta agli iscritti degli atenei italiani che decidono di trascorrere un periodo di studio in un’altra università dello stivale. Tra fine settembre e inizio ottobre scade il termine fissato per fare domanda di partecipazione al progetto: a chi spetta la borsa di studio e come richiederla.

In scadenza le domande per l’Erasmus italiano

Partirà dal 2025 l’Erasmus in Italia, l’esperienza di studio universitario presso un ateneo diverso da quello di iscrizione che si trova all’interno dei confini nazionali. Il progetto, annunciato a marzo dalla ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, inizierà nel secondo semestre dell’anno accademico 2024-2025.

Le università hanno fissato tra fine settembre e inizio ottobre il termine ultimo per le domande di partecipazione all’Erasmus italiano nel corso di quest’anno accademico. I partecipanti potranno svolgere un periodo di mobilità dai 3 ai 6 mesi in un altro ateneo italiano diverso da quello d’iscrizione.

Le mete selezionabili sono riportate sui siti delle rispettive università, dove gli interessati possono trovare tutte le info necessarie per inviare la loro domanda di partecipazione. Gli atenei che hanno deciso di integrare il progetto nella loro offerta formativa, infatti, nei mesi scorsi hanno stipulato delle convenzioni con altre università d’Italia che possono essere scelte dagli studenti come destinazioni per il loro Erasmus italiano.

Requisiti per la borsa di studio

Il bando è rivolto agli studenti delle lauree triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico, a quelli che stanno scrivendo la tesi o che devono svolgere un tirocinio.

Per l’anno accademico in corso, la dotazione prevista per le borse di studio è di 3 milioni di euro. L’importo massimo per ciascuna borsa di studio è di 1.000 euro mensili. Per fare domanda, gli studenti devono avere un ISEE che non superi i 36mila euro.

La borsa di studio per l’Erasmus italiano è cumulabile con altri benefici, fatta eccezione per eventuali ulteriori borse di studio riguardanti la mobilità nazionale tra atenei per lo stesso anno accademico.

Come riportato nel relativo decreto, l’ammontare esatto della borsa è stabilito da ciascuna università nella convenzione stipulata con gli altri atenei in relazione alla stima forfettaria delle spese che lo studente è chiamato a sostenere.

Gli studenti che aderiscono all’Erasmus italiano in base ad una convenzione tra atenei che hanno la sede didattica nello stesso comune, non hanno il diritto alla borsa di studio. Per gli atenei con sedi didattiche che insistono su più comuni, la sede di origine da considerare è la sede amministrativa dell’ateneo oppure la sede didattica del corso di studio accreditata.

Come viene assegnata la borsa di studio

Per l’erogazione dei sussidi, ciascuna università provvede a lanciare una procedura selettiva per individuare gli studenti idonei e, successivamente, sulla base delle richieste pervenute, il ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ripartisce i finanziamenti a disposizione per tutti gli atenei.

Nel dettaglio, all’esito della procedura selettiva, ciascuna università redige una graduatoria di merito e comunica al MUR il numero di studenti potenzialmente beneficiari e l’importo complessivo dei fondi necessari per erogare le borse di studio.

Il ministero, considerato l’importo annuale del Fondo per l’Erasmus italiano (3 milioni per l’anno corrente), distribuisce le risorse attribuendo a ciascuna università l’intero finanziamento richiesto o, in caso di insufficienza del Fondo, in misura proporzionale, tenendo conto dell’incidenza del numero delle richieste dell’ateneo rispetto al numero complessivo delle richieste.

In base ai fondi ricevuti, eventualmente integrati con propri fondi di bilancio, l’università eroga le
borse di studio secondo l’ordine di graduatoria di merito delle domande ricevute.