
Erasmus, è boom di partenze: un'università italiana al top
Il rapporto INDIRE su Erasmus+ segnala un +12% delle partenze rispetto alla precedente rilevazione, nel 2024 oltre 70mila studenti in viaggio
L’Erasmus attira sempre di più gli studenti italiani. Il programma dell’Unione europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa è nato nel 1987 ed è il più noto e longevo dei programmi finanziati dall’UE nell’ambito della mobilità tra paesi comunitari. Nel corso degli anni è cresciuto sempre di più e, attualmente, sono migliaia gli universitari che fanno richiesta per potersi trasferire per un periodo in un ateneo straniero. I dato dell’ultimo rapporto di INDIRE su Erasmus+ mostrano una netta crescita delle partenze italiane rispetto alla rilevazione precedente.
Quanti studenti partono in Erasmus
Solo nel 2024 hanno preso parte al programma Erasmus+, che ormai coinvolge anche docenti e adulti in formazione, 76.465 persone, con un incremento dell’11,99% rispetto all’anno precedente.
Sono i dati mostrati nell’ultimo Rapporto INDIRE 2024, che celebra il successo del progetti di scambio tra scuole e università dell’Unione Europea.
Nel totale dei giovani che sono partiti per passare un periodo di studi all’estero, la maggior parte fa parte dell’istruzione accademica.
Sono stati infatti circa 44.000 gli universitari trasferiti temporaneamente in un’altra università, con un saldo positivo di circa 6 mila unità rispetto agli ingressi.
Ma in questo contesto, come si posiziona l’Italia tra partenze e arrivi? Dal rapporto emerge che il Bel Paese rappresenta la seconda destinazione più richiesta in Europa e il quarto paese per numero di partenti.
Da quali università si parte di più
L’università che segna il numero più alto di partenze è l’Alma Mater Studiorum di Bologna con 3.490 studenti.
Subito dopo, con 2.585 partenze, si trova l’Università di Padova, al secondo posto tra le migliori università per numero di studenti outgoing.
Inoltre i due atenei italiani precedono altre realtà accademiche di prim’ordine, come l’Universidad de Granada, che registra 2.507 iscritti in uscita; l’Univerzita Karlova, in Repubblica Ceca, al quarto posto con 2.010 studenti partiti; l’Universitat de Valencia, che con 1.955 studenti in uscita occupa il quinto posto della classifica.
Dove vanno gli studenti italiani in Erasmus
Ma quali sono le mete preferite dagli studenti italiani? Al primo posto c’è la Spagna, scelta dal 32,2%, seguita dalla Francia con il 12,8% e dalla Germania con il 10%. La durata media del soggiorno è di circa 5 mesi in caso di studio e di tre mesi e mezzo per le mobilità legate ai tirocini.
Mentre gli italiani vanno all’estero, gli stranieri arrivano da noi. L’Italia è la seconda destinazione più ambita. Nell’ambito della Call 2022, sono stati 38.282 gli studenti in ingresso in Italia per studio o tirocinio, registrando una crescita del 33% rispetto alla Call precedente.
L’Alma Mater Studiorum di Bologna si conferma al primo posto tra gli atenei europei più gettonati, con ben 3.040 arrivi. Al quinto posto, c’è invece La Sapienza di Roma, che ha accolto 2.127 studenti.
Gli studenti in ingresso provengono principalmente dalla Spagna con il 31,9%, dalla Francia con il 14,4% e dalla Germania con l’11,4%.
Altro dato interessante che è emerso: a partire, dall’Italia, sono soprattutto le ragazze. Sono proprio le studentesse a trainare il numero dei partenti, con il 62% di esse impegnate in progetti di mobilità europea. A muovere gli oltre 44mila impegnati in percorsi di mobilità europea è la volontà di accrescere le proprie competenze, e vivere nuove esperienze di vita arricchenti.