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Caos al concorso per docenti d'inglese: maxi ricorso in arrivo ANSA

Caos al concorso per docenti d'inglese: maxi ricorso in arrivo

Più di 100 professori sono in rivolta sulle graduatorie di inglese per medie e superiori e hanno dato mandato ai sindacati di fare ricorso al Tar

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Caos al concorso per l’immissione in ruolo dei docenti di inglese alle scuole medie e superiori in Emilia Romagna. Diversi docenti hanno denunciato, e in alcuni casi si sono autodenunciati, sull’assegnazione di punteggi più alti rispetto al dovuto. Secondo quanto hanno affermato gli stessi insegnanti il concorso presenta errori di calcolo, attribuzioni improprie e mancate rettifiche.

Cosa è successo al concorso per docenti d’inglese

A provocare i primi problemi, come riportato dal Corriere di Bologna, sono state le differenti tempistiche tra la regione Emilia Romagna e il resto d’Italia per il concorso abilitante 2020.

I candidati dell’Emilia-Romagna che avevano superato il concorso ordinario 499/2020 non hanno potuto indicare i 12,5 punti relativi al possesso dell’abilitazione poiché la graduatoria, a causa di ritardi burocratici, è stata pubblicata solo a marzo 2024, e poi rettificata a giugno, quando i termini per partecipare al concorso “PNRR1” erano già scaduti.

I candidati provenienti da altre regioni, invece, hanno potuto inserire il punteggio perché le loro graduatorie erano state pubblicate in tempo.

Inoltre, avendo già sostenuto e ottenuto l’abilitazione, alcuni docenti dell’Emilia Romagna lo hanno indicato, riportando in nota la data dell’orale.

Tutto questo ha portato quindi a disparità di trattamento delle commissioni: ad alcuni di loro, nella graduatoria pubblicata il 4 luglio 2025, sono stati riconosciuti i punti, ad altri non sono stati assegnati.

Più di 100 prof pronti al ricorso

Dopo le segnalazioni dei docenti, l’11 luglio è arrivata una rettifica parziale della graduatoria che non ha però corretto tutti i casi.

Intanto mentre per la graduatoria AB24 è stata disposta una sospensione temporanea delle assegnazioni delle sedi e del ruolo, per la AB25 non è stata riaperta la revisione.

Vista la situazione, sarebbero ora più di 100, e il conto potrebbe salire, i prof dell’Emilia-Romagna che hanno dato mandato ai sindacati di rivolgersi al Tar.

Si tratterebbe di un maxi ricorso che rischia di ribaltare le assegnazioni ad anno scolastico già cominciato.

La posizione dei sindacati

L’Ufficio scolastico regionale, che ha solo un potere di ratifica delle graduatorie fatte dalle commissioni, ha chiesto di sanare le disparità evidenti. A tutti sono stati tolti i 12,5 punti ma i docenti spiegano che si trovano ancora riconosciuti per la classe AB25 “per superamento di precedente concorso”.

A imbastire il maxi ricorso è la Cisl che denuncia che su entrambe le classi di concorso “permangono ancora situazioni di criticità e numerosi errori che sfalsano la graduatoria”. Il segretario regionale della Cisl scuola, Luca Battistelli ha spiegato di aver ricevuto “le segnalazioni subito dopo l’uscita della prima graduatoria di AB25 il 4 luglio e non si sono mai fermate. Moltissimi quelli che si sono auto denunciati”.

Tutto nascerebbe dai ritardi nel concorso del 2020.

“Questi docenti sono rimasti 4 anni in balìa di una procedura concorsuale che li ha bloccati nella dichiarazione dei titoli per il concorso Pnrr1 del 2023, per questo molti hanno messo quella nota per il riconoscimento dei titoli. Il 7 luglio abbiamo mandato le segnalazioni all’Usr che l’11 luglio ha pubblicato una nuova graduatoria, ma continuano ad arrivarci segnalazioni”, fanno sapere dalla Cisl.

Intanto il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Bruno Di Palma, ha affermato che, “in seguito alle numerose segnalazioni sulla classe AB25, abbiamo chiesto alla commissione di fare delle verifiche per sanare una disparità di trattamento”.

“Sulla classe AB24 – ha sottolineato – essendo meno numerosi i casi, abbiamo fatto le verifiche come Usr e sanato gli errori sugli idonei all’immissione in ruolo, perché dobbiamo fare le nomine entro il 31 luglio“. Il problema principale riguarderebbe quindi i tempi ristretti che renderebbero impossibile verificare caso per caso i titoli di 2.500 candidati.