
Caressa e la lode mancata, retroscena: perché gli "rode ancora"
Fabio Caressa a distanza di tanto tempo dagli studi universitari ancora non ha digerito il suo voto di laurea, in particolare per quella lode mancata
Fabio Caressa è uno dei telecronisti sportivi italiani più famosi e più apprezzati: con la figlia Eleonora, nata dall’amore con Benedetta Parodi, anche lei conosciutissimo personaggio televisivo, ha anche partecipato a un’edizione di Pechino Express. In televisione lo abbiamo visto e ascoltato in diversi programmi sportivi di grandissimo successo: che scuola ha fatto Fabio Caressa e che studente è stato ai tempi delle scuole superiori? Ma soprattutto: perché gli rode ancora per quella lode mancata?
Il rimpianto di Fabio Caressa per la lode mancata
In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Fabio Caressa ha fatto un tuffo nel passato ricordando i tempi delle scuole superiori. A scuola andava molto bene: “Ho preso dieci alle elementari, ottimo alle medie, 60/60 al liceo classico Lucrezio Caro, 110 ma senza lode alla Luiss, scienze politiche”.
Il telecronista sportivo ci ha tenuto a precisare quel voto, 110, senza lode preso all’Università, una “mancanza” che gli pesa ancora molto, ma per quale motivo? “Mio fratello si è laureato con lode, il che mi rode ancora”.
Che titolo di studio ha Fabio Caressa
Fabio Caressa è nato a Roma il 18 aprile del 1967. Il giornalista, telecronista sportivo e conduttore televisivo italiano (sposato con la giornalista Benedetta Parodi, da cui ha avuto tre figli, Matilde nel 2002, Eleonora nel 2004 e Diego nel 2009) dopo aver preso la licenza media, si è iscritto al Liceo classico Lucrezio Caro di Roma, dove ha conseguito il diploma di Maturità.
Ha continuato gli studi universitari, frequentando Scienze politiche all’Università Luiss di Roma.
Nel giorno della discussione della tesi ha presentato un progetto sperimentale sull’emittente statunitense CNN. Nel 1988 il telecronista ha anche preso un diploma in ‘Public speaking’ alla Ucla, l’Università della California – Los Angeles, e nel 1990 in lingua spagnola all’Università di Salamanca.
Com’era da studente Fabio Caressa
Nell’intervista Fabio Caressa ha raccontato che da ragazzo era “abbastanza timido, un po’ complessato. Con le ragazze un disastro”. Questo perché si sentiva “un po’ diverso, assorbito dalle mie curiosità. E poi tendevo a essere competitivo, volevo prendere il massimo, il che non ti rende sempre simpatico”.
Voleva eccellere, ma aiutava anche gli altri ragazzi e ragazze in classe: passava anche i compiti. “Prova ne è che con alcuni compagni di liceo ci sentiamo ancora”.
Greco e latino hanno aiutato Caressa nella carriera da telecronista
Quando Fabio Caressa ha finito il liceo classico ha iniziato a dare ripetizioni di greco e di latino agli studenti. “Avevo inventato un sistema. Cioè, quando si faceva la parafrasi della frase in latino o in greco, io avevo studiato tutte le origini antiche delle parole”, ha raccontato il giornalista professionista in un’intervista a Cronache di spogliatoio.
Nel suo intervento ha spiegato in cosa gli è stato utile questo sistema: “Questo ovviamente nelle interrogazioni ti dava un po’ di più e faceva anche passare in secondo piano altre cose grammaticali. E quindi, in realtà, io non vendevo ai miei ‘clienti’ di seconda e terza il fatto di sapere bene greco e latino. Io gli vendevo un format che nelle interrogazioni gli faceva prendere bei voti“. Proprio lo studio di queste materie e il suo sistema lo hanno anche aiutato nella sua carriera da telecronista, per impostare i suoi discorsi e i suoi interventi.
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