
Perché "non bisogna fare il liceo classico" (secondo Forchielli)
L'imprenditore Alberto Forchielli è un esperto di economia che ha lanciato una provocazione sugli studi al liceo classico, perché non andrebbero fatti
Alberto Forchielli è un imprenditore e consulente, esperto di economia. Ha fondato con Michele Boldrin l’associazione Drin Drin che ora vuole trasformare in partito. Nel suo progetto parla di lavoro, di giovani e di cosa servirebbe all’Italia per crescere, a partire dalla formazione scolastica degli studenti.
Perché non studiare al liceo classico
In un’intervista a Vanity Fair, Forchielli ha definito “un’idea folle” la reintroduzione del latino alle medie ricordando come, con la sua associazione, “in tempi non sospetti abbiamo invocato l’eliminazione del liceo classico“.
“Naturalmente è venuto giù il mondo – ha detto l’imprenditore – ma era una provocazione estrema per sollevare il problema: gli imprenditori qui della cintura bolognese sono tutta gente che ha fatto ingegneria o sono periti tecnici”.
Forchielli ha sottolineato che “non c’è nessun imprenditore che abbia fatto il classico. Se fai il classico diventi medico o avvocato”, ma il Paese ha “bisogno di imprenditori che generino innovazione. L’amore dell’Italia per il classico è un disastro per l’innovazione”.
“Se io dico che uno deve studiare per elevarsi socialmente, economicamente – ha aggiunto – è bene che studi ingegneria, 9 persone su 10 mi dicono: Ma non è vero, il ragazzo deve studiare quello che gli piace. È una cosa terribile, capito? Io invece credo che uno debba studiare quello che serve e quello che piace lo fa nel tempo libero”.
L’idea di Forchielli sul ritorno dei cervelli
L’imprenditore ha anche parlato del ritorno dei cervelli. “Io farei una legge di ritorno dei cervelli potentissima, poi bisogna ristrutturare l’università e la scuola e invitare il capitale straniero, bisogna fare dell’asse Torino-Milano la culla del venture capital internazionale. Però è un discorso lungo”, è l’idea di Forchielli.
“Provo a farla breve – ha spiegato – l’America 20 anni fa aveva lo stesso Pil dell’Europa. Ora è il 50% più alto. Tutto è dovuto al fatto che in America negli ultimi 15 anni sono nate intere aziende che non esistevano e si sono imposte ai vertici della scala societaria americana come Google, Microsoft, Oracle e così via. E queste aziende che hanno portato enorme crescita, enorme produttività, hanno due cose: hanno usufruito di venture capital e sono cresciute in un ambiente universitario. Le varie Microsoft, Google, Nvidia, sono tutte cresciute in un ambito universitario, e significa che la scuola e l’università sono importantissime. E questo vuol dire che il capitale di rischio che deve sostenere l’innovazione è importantissimo, come la scuola. In Italia non c’è né l’uno né l’altro”.
I lavori che rischiano di sparire e l’immigrazione
Passando a parlare d’intelligenza artificiale, tra le figure che rischiano di sparire ci sono proprio i matematici e i contabili mentre sopravvivrebbero professioni più manuali come l’idraulico.
A tal proposito Forchielli ammette che è vero e riflette sul fatto che “le professioni che richiedono una certa manualità, il muratore, il bracciante agricolo, l’idraulico, non le vuol fare più nessuno. Sono diventate professioni da immigrato. Io sono anche un agricoltore e anche io ho dovuto tagliare tutti gli albicocchi perché noi non troviamo le persone per fare la raccolta”.
Uno dei punti programmatici di Drin Drin è proprio l’immigrazione. L’associazione sostiene che gli immigrati servono.
“Certo che ci servono“, è la conferma dell’imprenditore che però sottolinea quanto la politica di immigrazione debba “essere fatta in modo intelligente, accoppiata a una politica di law and order inflessibile. Perché non c’è dubbio che gli immigrati minano la sicurezza. Dopodiché, bisogna ragionare sulla base di professioni desiderate, ossia come fanno in Australia, come fanno in Canada: si decide che professioni servono e si fanno entrare le persone che possono arrivare o che sono dotate di quelle professionalità”.
Un’ultima considerazione di Forchielli: “Soprattutto bisogna variare le provenienze, dal Sudamerica al Bangladesh. Tra qualche anno ci litigheremo gli immigrati, perché senza di loro muore l’industria italiana”.