Compra tutti i libri in vetrina: il mistero della prof a Bari
A Bari una misteriosa cliente ha acquistato tutti i libri esposti in vetrina alla libreria Laterza, ma non è il primo caso in Italia: cosa succede
La vetrina di una libreria di Bari è stata svuotata, ma non a causa di un furto, bensì per un’opera di bene. Una misteriosa professoressa ha acquistato tutti i libri presenti nella vetrina della libreria Laterza della città pugliese, tra novità e titoli classici.
In realtà, questo non è il primo caso. È infatti nato un movimento culturale denominato "Svuota la vetrina" che incentiva l’acquisto di interi scaffali delle vetrine di diverse librerie italiane. Un’iniziativa volta a supportare il mondo dell’editoria e a sensibilizzare le persone sull’importanza e sulla bellezza della lettura.
- Chi è la misteriosa prof di Bari che ha svuotato la libreria
- I precedenti casi di "librerie svuotate" in Italia
Chi è la misteriosa prof di Bari che ha svuotato la libreria
Ci troviamo a Bari, alla libreria Laterza di via Dante. Qui una prof, che vuole rimanere anonima, ha letteralmente svuotato la vetrina espositiva del negozio acquistando tutti i volumi presenti.
Come riportato da ‘La Repubblica’, tra i titoli si trovavano libri di narrativa, tra novità e grandi classici, e saggi di letteratura greca e latina. "Un’amante della lettura – ha spiegato Maria Laterza – che così sostiene anche il mondo dell’editoria e delle librerie".
Ad annunciarlo è la stessa libreria sui social, che ringrazia per il gesto generoso mostrando il cartello apposto sulla vetrina rimasta vuota: "Tutti i libri sono stati acquistati da un’amante dei libri e delle librerie".
Quello di Bari non è il primo episodio di questo genere, volto a sostenere il mondo dell’editoria e delle librerie. Recentemente (nell’agosto 2024) anche la libreria storica Hoepli di Milano, è stata svuotata da un cliente che ha acquistato ben 200 volumi dedicati ad arte, storia, filosofia e politica. Un caso che ha dato vita a un movimento culturale che si chiama "Svuota la vetrina", guidato da Daniela Nicolò, redattrice di testi scolastici e universitari.
I precedenti casi di "librerie svuotate" in Italia
È il movimento "Svuota la vetrina" ad incentivare questi acquisti in blocco in diverse librerie dello Stivale. È nato dall’idea di Daniela Nicolò che, ispirata dal caso della libreria di Hoepli a Milano, ha deciso di replicare il gesto prendendo tutti i libri esposti nella vetrina della libreria I Baffi, sempre nella città meneghina.
Nella pagina Instagram di "Svuota la vetrina" Daniela ha scritto entusiasta: "Ho svuotato la vetrina perché le librerie vanno aiutate e perché in Italia si legge pochissimo, ma i lettori non possono aumentare se le librerie chiudono", e ha aggiunto: "Ora spero che tantissime persone decidano di imitare il misterioso cliente della Hoepli. Spero che i gruppi di lettura svuotino le vetrine della propria libreria di riferimento, che le imprese facciano beneficenza comprando libri per l’infanzia e regalandoli agli asili, che vip, influencer e celebrity si accapiglino per svuotare le vetrine immortalandosi fra cataste di libri".
Il suo sogno? "Che qualcuno decida di surclassare il cliente della Hoepli e inizi a svuotare anche gli scaffali".
Sulla scia dei primi due casi, anche le librerie l’Antigone di Milano, Libooks di Cantù, e La fonderia di Osimo, in provincia di Ancona, sono state "svaligiate" dagli appassionati lettori, contribuendo ad ingrandire il movimento e a diffondere l’iniziativa in tutta Italia. Il 12 ottobre è toccato alla libreria Wojtek di Pomigliano d’Arco a vedere svuotati sia la vetrina che una parte degli scaffali, grazie a un gruppo di lettura affezionato.
L’ultimo caso ha avuto luogo a novembre ad Affori, dove è stata svuotata anche la vetrina della libreria Alaska di via Carli con l’acquisto di 21 libri. In questo caso, è stato un gruppo di lettura del negozio ad organizzarsi per unire le forze e "saccheggiare" il negozio. L’idea è stata lanciata da Oriana Landoni, educatrice. Come riportato dal "Corriere della sera", Landoni ha spiegato: "Ci troviamo una volta al mese per parlare del libro che abbiamo scelto la volta precedente. Tutti avevamo letto della Hoepli e dei casi successivi. E ci siamo chiesti: è noi cosa facciamo?". È così che 21 appassionati lettori hanno aderito all’iniziativa, acquistando un volume a testa per un totale di 400 euro circa.
"Queste librerie di quartiere sono presidi culturali importantissimi – ha aggiunto Landoni -. Ora ci auguriamo di non essere gli ultimi e che l’onda di affetto verso le librerie indipendenti continui".