Come difendersi dalle bufale: la lezione del Cicap agli studenti
Per non cadere nei pericoli della disinformazione, è fondamentale che gli studenti sappiano riconoscere le fake news: il Cicap li aiuta a smascherare
La chiamiamo bufala, fake news, notizia falsa: è quella voce non vera che circola troppo spesso sui social e tra le persone, che rischia di diventare un potente strumento di disinformazione capace di portare anche a gravi conseguenze.
A mettere in guardia i giovani studenti sulle bufale è stato anche il Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, fondato nel 1989 da Piero Angela e impegnato a promuovere il metodo scientifico e lo spirito critico attraverso l’indagine e la divulgazione di argomenti scientifici, contrastando le pseudoscienze e il paranormale.
La definizione di bufala del Cicap
Nell’era dei social network e della facilità di accesso, le notizie si diffondono a una velocità mai vista prima. Spesso ciò che leggiamo viene rilanciato e condiviso senza verificarne la veridicità, un riflesso che si amplifica se si aggiunge il lato emotivo dell’essere umano. La facilità con cui l’informazione circola rende sempre più difficile distinguere tra ciò che è vero e ciò che è manipolato, e per questo sviluppare un pensiero critico è diventato essenziale.
Chi non è mai stato vittima di una fake news? A rispondere è stato Andrea Ferrero, ingegnere spaziale e vicepresidente Cicap, intervenuto a CampBus per spiegare agli studenti i metodi di diffusione di bufale.
Parliamo di una “notizia falsa che viene diffusa, consapevolmente o no, come se fosse vera”, ha spiegato l’esperto intervistato dal Corriere della Sera. Attenzione però, ad allontanarci dall’idea che soltanto le “persone ignoranti” possano caderci: è un problema che riguarda tutti, in particolare su quegli argomenti su cui siamo più sensibili.
Come combattere le fake news: i consigli del Cicap
Ci sono diversi strumenti che i giovani possono imparare a usare per sfatare le bufale e non caderne vittime: in primo luogo la ricerca delle fonti originali, ad esempio gli enti scientifici che hanno fatto una scoperta. Un altro aiuto viene dato dai siti specializzati nel fact checking. Un esempio è il portale del Cicap, ma ce ne sono anche altri da poter consultare per verificare una fake news.
Quando le bufale che in certi casi ci fanno sorridere diventano un problema di cui preoccuparsi? “Molte false notizie possono essere innocue, ma possono diventare anche molto pericolose quando, per esempio, diffondono informazioni false sul riscaldamento globale che mette a rischio il nostro futuro o sulla salute per cui si rinuncia a terapie o a metodi di prevenzione efficaci perché si crede a teorie del complotto che le mettono in dubbio”, ha sottolineato Ferrero.
L’obiettivo del Cicap non è soltanto smascherare le bufale, ma insegnare a ragionare in modo critico (una “battaglia” portata avanti anche dallo psichiatra e sociologo Paolo Crepet). Come ricordano gli esperti, imparare a porsi domande e controllare le fonti è il primo passo per diventare cittadini consapevoli. Solo così le nuove generazioni potranno affrontare la complessità del mondo dell’informazione, senza cadere nella trappola della disinformazione.
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