Disagio scolastico: cos'è, come si manifesta e come intervenire
Tutto quel che c'è da sapere sul disagio scolastico e sulle possibili azioni da intraprendere.
Quando si parla di disagio scolastico si intende una condizione affettivo-emotiva che esula da disturbi di tipo linguistico, cognitivo o psicopatologici e che riguarda per lo più il modo di sentire di chi ne soffre, vivendolo come un problema.
Si tratta, in ogni caso, di una situazione a cui va data sempre la giusta importanza e che è bene riconoscere fin dai primi segnali. Scopriamo quindi di cosa si tratta, come si manifesta e quali sono le giuste modalità d’azione.
Disagio scolastico: cos’è e come si presenta
Il disagio scolastico rientra tra gli aspetti del disagio giovanile e riguarda quasi sempre preadolescenti e adolescenti. Tuttavia, si sente sempre più spesso di bambini anche molto piccoli che vivono aspetti di questa problematica. E ciò rende, ovviamente, il disagio ancor più importante da riconoscere e affrontare.
Come il nome stesso lascia intuire, si tratta di un fenomeno piuttosto complesso e legato in qualche modo alla scuola. Chi ne soffre, presenta inoltre tutta una serie di sintomi che si possono tradurre in difficoltà dell’apprendimento (dovuta allo stress), disimpegno, stanchezza, basso rendimento rispetto alle capacità individuali, comportamenti di rifiuto, difficoltà nelle relazioni, fenomeni di prepotenza, isolamento, stanchezza, difficoltà di attenzione e ansia. Ovviamente non tutti i sintomi tendono a presentarsi e spesso alcuni ne escludono altri. In presenza di due o più segnali, però, è fortemente probabile che si sia davanti a un disagio scolastico che, in quanto tale, è molto importante affrontare. Se non risolto, infatti, può portare a distaccarsi sempre più dalla scuola e a non volerla più frequentare.
In genere il disagio scolastico può presentarsi in forma lieve, media e grave. La più lieve, però, non va sottovalutata in quanto la progressione del problema è solitamente molto rapida e legata a fattori non prevedibili. Inoltre, al di là dei sintomi sopra riportati e della conseguente dispersione scolastica, questo tipo di disagio va a influire in modo negativo sull’autostima e sulla voglia di fare dello studente. Motivo in più per scegliere di intervenire fin dai primi segnali.
Come agire in presenza di un disagio scolastico
Una delle cose più difficili, quando si parla di disagio scolastico, è il riconoscere da subito il problema. Spesso, infatti, tende a presentarsi in modo lieve e graduale andando ad abbracciare diverse sfere della vita dello studente. E sebbene le cause possano essere varie, andando da un ambiente che si ritiene ostile a una scarsa comunicazione con insegnanti e compagni, fino a problemi personali da affrontare con e al di là della scuola, intervenire in modo attivo è sempre molto importante.
Per farlo è necessario chiedere sempre un intervento di tipo psicologico che funga da mezzo di confronto e di ricerca di un eventuale disagio interiore o di possibili soluzioni a problematiche non risolte e che con il tempo hanno portato ad allontanarsi emotivamente dall’ambiente scolastico. Attraverso un primo consulto di tipo psicoterapeutico sarà quindi possibile cogliere il problema alla radice e conoscere le possibili modalità di intervento. Queste, se attuate per tempo e con determinazione, possono aiutare lo studente a vivere la scuola (e non solo) con maggior serenità e senza rischi di abbandono della stessa. Inutile dire che in alcuni casi, lo psicologo può non riscontare nessun argomento sul quale lavorare, ma la sola necessità di cambiare orientamento scolastico o istituto, al fine di trovarne uno maggiormente aderente alle necessità dello studente.