Salta al contenuto
Scuola vuota Fonte foto: iStock - Jorge_53

Emergenza prof a scuola: arrivano gli annunci online

A scuola è emergenza per la mancanza di insegnanti: finite le graduatorie ufficiali dei docenti, alcuni istituti hanno lanciato appelli online

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Come succede ogni volta, anche per l’anno scolastico 2024/2025 sono tanti i docenti che mancano nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Ormai le lezioni sono iniziate e ci sono ancora classi e materie scoperte. L’emergenza professori a scuola è davvero preoccupante: in alcuni casi le graduatorie di una o più discipline sono completamente vuote. Come fare per trovare il personale docente? Alcuni istituti hanno deciso di pubblicare degli annunci online per trovare insegnanti.

In 30 province d’Italia le scuole sono senza insegnanti

Le graduatorie sono finite, anche quelle di istituto. In più di 30 province italiane non si sa dove trovare i docenti per garantire l’anno scolastico agli studenti di diverse scuole. Mancano insegnanti per le materie scientifiche, così come per l’insegnamento dell’italiano. Servono dei supplenti a Torino e Novara in Piemonte, a Milano, Monza, Bergamo, Pavia e Mantova in Lombardia, ma anche a Bologna, a Genova, a La Spezia, a Livorno, a Siena, a Prato, a Vicenza, a Venezia e a Padova. Anche al Sud c’è carenza di professori: le graduatori si stanno svuotando un po’ ovunque.

Il governo Draghi aveva previsto, nell’ambito della programmazione dei fondi del Pnrr, una serie di concorsi per mandare in ruolo 70mila nuovi docenti, entro la fine del 2024. Il Governo Meloni è riuscito a posticipare la scadenza a fine 2026: fino a oggi, però, si è svolto solo un concorso, che è andato a rilento perché allo scritto quasi tutti i candidati sono stati promossi, rallentando la selezione degli orali. Il risultato è che le graduatorie del concorso non erano pronte all’avvio del nuovo anno scolastico, ma non era nemmeno possibile chiamare dei supplenti fino a quando non fossero stati pubblicati i nomi dei vincitori. Inoltre, il Mef aveva dato il via libera a 45mila nuove assunzioni, ma la metà dei posti sono stati riservati ai nuovi concorsi previsti dal Pnrr, che però dovrebbero svolgersi nel 2025.

Alcune scuole, proprio per la carenza di insegnanti, hanno dovuto tagliare l’orario: in molte scuole primarie, ad esempio, i dirigenti non sono riusciti a far partire il tempo pieno, con tutti i disguidi per le famiglie che avevano scelto questa formula (alcuni genitori hanno scelto di pagarsi da soli gli educatori per far stare i figli in classe fino al pomeriggio, come ad esempio alla scuola primaria Gino Capponi di Milano).

Il nuovo modo con cui le scuole stanno cercando professori

Diversi istituti scolastici, per sopperire alla mancanza di professori nelle “solite graduatorie”, stanno pubblicando online degli annunci per coprire tutti i buchi e trovare possibili supplenti. Questo sistema è previsto dall’ordinanza 88 di maggio del 2024: si chiama Interpello e sostituisce il vecchio sistema delle Mad (acronimo di “Messa a disposizione”: era un’autocandidatura da presentare alle scuole per dare la propria disponibilità a fare da supplenti al personale scolastico docente o al personale ATA). Si cercano insegnanti già abilitati, ma anche neolaureati e persino studenti.

Ogni scuola valuta con criteri prestabiliti chi potrà entrare nell’organico: si parte dai titoli, per arrivare all’esperienza, meglio se nella stessa scuola. Tutti gli interpelli si possono consultare sulle pagine ufficiali degli Uffici Scolastici.