
Esame di Maturità 2026, svelate tutte le date delle prove
Il ministero dell'Istruzione e del Merito ha pubblicato le date degli esami di Maturità relativi all’anno scolastico 2025/26
C’è chi è in ansia per l’imminente esame di Stato di quest’anno per concludere il percorso scolastico della scuola superiore e chi sta andando in vacanza con il pensiero proiettato verso settembre per frequentare l’ultimo anno. Per questi ultimi c’è già un’importante informazione in vista della futura Maturità 2026: il ministero ha comunicato le date delle prove.
Le date della Maturità 2026
Con l’ordinanza n. 105 del 28 maggio 2025, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato il calendario delle festività e degli esami relativo all’anno scolastico 2025/26.
La prima prova della Maturità 2026 è fissata il 18 giugno, la prima prova scritta suppletiva è prevista il 1° luglio.
Come si legge nell’ordinanza: “L’esame di Stato conclusivo dei percorsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2025/2026 – ivi compresi i percorsi di secondo livello per gli adulti iscritti e frequentanti i suddetti percorsi – ha inizio, per l’intero territorio nazionale, con la prima prova scritta, il giorno 18 giugno 2026 alle ore 8.30. La prima prova scritta suppletiva si svolge il giorno 1° luglio 2026 alle ore 8.30″.
Nella stessa circolare sono contenute anche indicazioni sull’esame per la scuola media.
Nell’anno scolastico 2025/2026, questa prova si terrà nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2026.
L’ordinanza aggiunge che la data precisa sarà decisa secondo i calendari definiti dalle commissioni d’esame insediate presso le istituzioni scolastiche statali e paritarie. Per le persone iscritte e frequentanti i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, l’esame di Stato conclusivo del primo periodo didattico dei percorsi di primo livello “si effettua, in via ordinaria, entro il termine dell’anno scolastico, secondo il calendario stabilito dal dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti”.
Valditara: “Addio Esame di Stato”, cosa cambia per la Maturità
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, qualche giorno prima della pubblicazione dell’ordinanza, ha anche annunciato un cambiamento importante dell’esame finale per gli studenti dei percorsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado.
L’intenzione è quella di non chiamare più la prova della Maturità con il termine “Esame di Stato” perché, secondo Valditara, oggi è un concetto “molto freddo” che non corrisponderebbe più “a una scuola che punti alla valorizzazione integrale della persona”.
In un’intervista a La Stampa, il ministro ha spiegato che vuole puntare a una scuola che affianchi istruzione ed educazione. Per farlo si deve riuscire ad andare oltre la semplice verifica delle competenze disciplinari, puntando a una valutazione del miglioramento e della crescita di un alunno. Si dovrebbe analizzare “quanto il percorso scolastico ha inciso sulla maturazione complessiva dello studente”, ha dichiarato il ministro.
La Maturità che Valditara vorrebbe ha l’obiettivo di rendere l’esame più coerente con un sistema educativo che sappia rimettere al centro proprio il concetto della maturazione e della crescita degli studenti, cosa che sembra essere stata dimenticata sia dagli adulti che dai giovani.
Secondo il capo del Mim i giovani “sempre più spesso vogliono rimanere adolescenti”, mentre gli adulti “in molti casi sembrano voler tornare all’adolescenza”, per questo motivo le modifiche pensate dal titolare del dicastero dell’Istruzione hanno il chiaro obiettivo di sottolineare il concetto di maturità per l’esame che decreta la fine del ciclo scolastico della scuola superiore.