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Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara Fonte foto: ANSA

Maturità, basta Esame di Stato: Valditara annuncia la novità

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato un cambiamento radicale per il prossimo Esame di Stato: come cambierà la Maturità

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Dal prossimo anno niente più Esame di Stato, almeno nella sua forma attuale. A pochi giorni dall’inizio dell’esame di Maturità 2025 (che potrebbe essere l’ultimo per come lo conosciamo noi oggi), il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato la volontà di un cambio di rotta per quanto riguarda il tanto temuto esame conclusivo delle scuole superiori, già a partire dal prossimo anno scolastico.

Vediamo qual è l’obiettivo del Mim e come potrebbe cambiare l’Esame di Stato dall’anno scolastico 2025/2026.

Come potrebbe cambiare l’Esame di Stato dal prossimo anno

L’obiettivo annunciato dal capo del Mim è quello di superare la denominazione di “Esame di Stato”, che è oggi un concetto “molto freddo” che non corrisponderebbe più “a una scuola che punti alla valorizzazione integrale della persona”. Una scuola, quella descritta da Valditara in un’intervista a La Stampa, che deve affiancare istruzione ed educazione.

Ma per farlo si deve andare oltre la semplice verifica delle competenze disciplinari, puntando invece a valutare il miglioramento e la crescita di un alunno: si dovrebbe analizzare “quanto il percorso scolastico ha inciso sulla maturazione complessiva dello studente“, ha dichiarato il ministro.

Quale concetto abbiamo dimenticato secondo Valditara

La visione del titolare del dicastero di Viale Trastevere punta quindi a trasformare l’esame attuale per renderlo più coerente con un sistema educativo che sappia rimettere al centro un concetto che, secondo Valditara, sarebbe stato dimenticato sia dai giovani che dagli adulti: quello della maturità. Perché? Secondo il capo del Mim i giovani “sempre più spesso vogliono rimanere adolescenti”, mentre gli adulti “in molti casi sembrano voler tornare all’adolescenza”.

Per questo motivo Giuseppe Valditara ha annunciato la volontà di ripristinare il concetto di maturità per l’esame più importante di fine ciclo scolastico.

Come sarà la valutazione degli studenti alla Maturità

Sono più di 524mila gli studenti in tutta Italia che tra pochi giorni potrebbero affrontare l’ultimo Esame di Stato nella sua forma attuale. La possibile riforma dell’Esame di Stato rappresenterebbe una svolta nella concezione dell’esame finale che determina il voto di Maturità e che rappresenta uno dei traguardi più significativi nella vita di uno studente.

Ma, sulla base di quanto annunciato dal ministro, come potrebbe cambiare concretamente l’esame di Maturità 2026? Innanzitutto, Valditara ha anticipato che il ministero dell’Istruzione punterà a trasformare radicalmente il metodo di valutazione.

Già dal prossimo anno, la volontà sarebbe quella di non tenere più conto soltanto di quanto si é appreso nelle discipline studiate durante l’anno, che restano un dato fondamentale per la costruzione del voto finale, ma si valuterà anche “quanto il percorso scolastico ha inciso sulla maturazione complessiva dello studente, che cosa gli ha trasmesso”, ha aggiunto Valditara.

“L’Esame di Stato ha un senso rispetto agli scrutini di ammissione se sa guardare alla formazione integrale ed armonica della persona” ha spiegato commentando l’obiettivo del ministero. Spazio quindi a valutazioni che comprenderanno non solo le competenze acquisite, ma anche la capacità di uno studente “di affrontare le sfide future della vita con responsabilità e autonomia”.

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