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infortunio Fonte foto: 123rf

Infortuni a scuola: chi paga e come fare domanda di risarcimento

Tutto quel che c'è da sapere sugli infortuni a scuola e sul possibile risarcimento.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Durante l’orario scolastico può capitare che gli studenti si infortunino sia nel corso delle lezioni (come ad esempio quella di educazione fisica) che durante l’intervallo.

Quando ciò accade, la scuola ne è responsabile e per questo motivo è possibile richiedere un risarcimento. Scopriamo quali sono i termini per ottenerlo, quando conviene effettivamente richiederlo e in che situazioni è concesso.

Infortuni a scuola: chi ne è responsabile

Ogni studente passa a scuola diverse ore al giorno nelle quali si alternano quelle di studio, di educazione fisica e di svago. È quindi molto probabile che prima o poi ci si ritrovi a confrontarsi con un infortunio. Questo può avvenire infatti mentre si va in classe e, magari si scivola, durante un esercizio mal riuscito nell’ora di educazione fisica o mentre si esce da scuola. A tal riguardo è importante sapere che nella maggior parte dei casi, la scuola è ritenuta responsabile per legge. Durante le ore scolastiche, infatti, gli studenti sono affidati agli insegnanti che ne devono salvaguardare anche l’aspetto legato all’incolumità fisica.

La legge, prevede infatti un obbligo di custodia e di vigilanza sugli alunni per tutto il tempo che sono a scuola, compreso quello che riguarda l’entrata e l’uscita dalla stessa. Le scuole sono, quindi, tenute a sottoscrivere una polizza assicurativa proprio in virtù dei possibili danni.

Come ottenere un risarcimento in caso di infortunio a scuola

Abbiamo visto che la scuola è ritenuta per legge responsabile dell’incolumità degli studenti. In caso di infortuni, quindi, i genitori possono chiedere il risarcimento dei danni subiti. D’altro canto, la responsabilità della scuola è presunta fino a prova contraria. Il genitore dovrà quindi dimostrare che il danno è avvenuto effettivamente durante l’orario scolastico. In ogni caso la scuola potrà accettare subito la denuncia o cercare di discolparsi. Andando a ciò che serve nello specifico, chi fa richiesta di risarcimento dovrà descrivere il fatto e dimostrarlo con eventuali esami medici. Dovrà poi dimostrare che il tutto è avvenuto durante l’orario scolastico e che il danno riportato è effettivamente una conseguenza del fatto riportato.

In casi di infortunio, se si desidera chiedere un risarcimento, è quindi molto importante recarsi subito in pronto soccorso dove sarà registrato l’orario di arrivo e si avrà un foglio di dimissione che descrive il tutto e che si rivela utile in sede di richiesta. Anche eventuali fatture per visite successive sono importanti (insieme alla certificazione del medico di base) perché parte integrante della richiesta di risarcimento. Una volta stabiliti i danni si può fare richiesta scritta tramite lettera da inviare al dirigente scolastico. La richiesta di risarcimento, se accettata, sarà poi evasa dall’Inail.

Detto ciò è importante sapere che ci sono delle eccezioni per le quali la scuola non è ritenuta colpevole e sono i danni causati da eventi imprevedibili e inevitabili come un terremoto o altre situazioni limite. A ciò si aggiunge, in caso di ricorso da parte della scuola, la prova di aver cercato in tutti i modi di evitare il danno. In alcuni casi, l’istituto scolastico può non accettare di effettuare il risarcimento dovuto. In tal caso ci si può rivolgere al tribunale. Prima di farlo, però, è sempre meglio consultare un avvocato al fine di comprendere pro e contro della situazione e, ovviamente, le possibilità di successo. In alcuni casi, può rivelarsi utile l’intervento di un mediatore.