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Aula vuota Fonte foto: iStock - maroke

Iscrizioni scuola, fuga da classico e scientifico: il dato record

Studenti in fuga da classico e scientifico: dall'analisi delle iscrizioni a scuola emerge un dato record sui licei in cui si studiano greco e latino

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Studenti in fuga dal liceo classico e dallo scientifico tradizionale. Quest’anno è stato registrato il dato record del crollo delle iscrizioni. La scuola superiore in Italia sta subendo rapidi cambiamenti, soprattutto quando si parla di licei. Ecco cosa sta succedendo.

Iscrizioni scuola, perché gli studenti sono in fuga da classico e scientifico

In Italia, il greco e il latino non incontrano più il favore degli studenti in uscita dalla scuola media. A dirlo sono i dati sulle iscrizioni 2024-2025 diffusi lunedì 12 febbraio dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Le adesioni al liceo classico ed al liceo scientifico ordinamentale, ovvero quello che prevede lo studio del latino, sono in picchiata. E non da quest’anno, ma da tempo. Dal 2010, i licei tradizionali hanno perso oltre 60mila studenti.

Entrambe le scuole sono ai minimi storici se si guarda il numero di iscrizioni. Con i cambiamenti in seno alla società, sono la tecnologia e l’innovazione a fare da padrone. E questo si riscontra anche nelle preferenze degli studenti italiani, che scelgono sempre di più scuole superiori a indirizzi scientifici e tecnologici, che “rubano” spazio agli studi classici.

Il liceo classico è in crisi in Italia

Come riportato da ‘La Repubblica’, se nel 2010 più di 8 studenti su 100 di terza media si iscrivevano al liceo classico, oggi lo scelgono in poco più di 5. La percentuale degli adolescenti che preferisce il ginnasio, infatti, è pari al 5,3% del totale delle domande inoltrate alle scuole superiori italiane. In termini assoluti, il liceo classico ha perso 18mila studenti in 14 anni, passando da circa 46mila alunni nel 2010 a 28mila nel 2024.

Sul calo delle domande al liceo classico è intervenuta qualche giorno fa la dirigente scolastica del Liceo classico Manzoni di Milano Milena Mammani. “Il calo dell’anno scorso, registrato anche a livello nazionale, ci ha spiazzato – ha detto la preside a ‘La Repubblica’ -. Serviranno tempo e pazienza per tentare di recuperare. Il classico è un indirizzo molto sensibile e i fattori da considerare sono tanti, dalla preoccupazione per il futuro all’impatto avuto dalla pandemia, ma sarebbe un errore perdere il patrimonio di conoscenze legato della classicità”.

Giù le iscrizioni al liceo scientifico tradizionale

Giù le iscrizioni anche al liceo scientifico tradizionale, quello che prevede nel proprio piano di studi il latino. Infatti, se oggi il liceo scientifico risulta essere la scuola superiore più scelta dagli studenti in uscita dalle medie (25,6%), questo è anche grazie ai due indirizzi che non prevedono lo studio del latino, sostituito da materie scientifiche, sportive e giuridiche.

Come riportato da ‘La Repubblica’, nel 2010 gli studenti che si iscrivevano all’indirizzo tradizionale erano il 21,1%. Il 3,8% invece sceglieva lo scientifico delle scienze applicate (senza latino), al suo esordio nell’offerta formativa. Oggi, la percentuale di chi sceglie il liceo scientifico ordinamentale è scesa al 13,7% (-7,4 punti percentuali in 14 anni), mentre sale all’11,9% la quota di chi si iscrive allo scientifico delle scienze applicate o sportivo.

Se si guardano i valori assoluti, l’indirizzo tradizionale ha perso 44mila alunni tra il 2010 ed il 2024, quasi completamente acquisiti dai corsi dove non si studia il latino.

La distanza in termini di iscrizioni tra i licei scientifici che prevedono il latino e quelli in cui non si studia si è andata ad assottigliare sempre di più negli anni. Se questa tendenza sarà confermata, in un biennio potremo assistere al sorpasso.