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Prof Maggi e liceo classico: perché rischia di sparire in Italia
Perché secondo prof Maggi il liceo classico rischia di sparire in Italia: l'allarme dopo la pubblicazione dei dati sulle iscrizioni alle superiori
In Italia gli studenti di terza media che decidono di iscriversi al liceo classico sono in calo, non da oggi ma da anni. Perché rischia di sparire secondo il Andrea Maggi: l’allarme del prof.
Prof Maggi e l’allarme sul liceo classico: “Destinato a sparire?”
La quota di iscrizioni al liceo classico per il prossimo anno scolastico è pari al 5,37% del totale. Tra il 2010 ed il 2024, in termini assoluti, il classico ha perso 18mila studenti. Sono anni, ormai, che si parla della crisi dei licei tradizionali. Lo scorso anno il classico ha segnato il suo record in negativo, confermato anche per il 2025-2026.
“Sull’onda del pragmatismo e della spinta a favorire gli studi scientifico-tecnici, il liceo più umanistico che c’è subisce una contrazione”, ha scritto su Il Gazzettino Andrea Maggi, l’insegnante di Pordenone volto noto della tv per essere stato uno dei protagonisti de ‘Il Collegio‘ e ospite fisso alla trasmissione Rai ‘Splendida Cornice’.
Nel suo articolo, prof Maggi ha messo nero su bianco i dati relativi alle iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico, pubblicati l’11 febbraio dal ministero dell’Istruzione e del Merito. Pur riferendosi alla sua città, il docente giornalista ha fatto una riflessione generale sulle scelte scolastiche degli studenti focalizzandosi sulla crisi del liceo classico.
“È un bene che sempre più giovani intraprendano studi scientifici – ha scritto Maggi -. Ma perché tutto questo avviene a scapito del classico?”. Il problema, secondo il prof, sta nell’aver costruito una narrazione che vede questo indirizzo “fuori dal tempo”.
In una società sempre più improntata al “pragmatismo”, ha detto, dove lo studio sembra essere orientato prevalentemente al mondo del lavoro, “si è diffusa una disaffezione per materie come il latino e il greco, materie di indirizzo di cui oggi studentesse e studenti non sembrano più subire un grande fascino”.
Al contrario, ha sottolineato Maggi, “vi è l’evidente successo della campagna ministeriale, che ha puntato sulla filiera tecnologico-professionale. Su questa linea, ha riscosso successo anche il sistema 4+2“.
Da qui il suo allarme: “Che in Italia il classico sia destinato a scomparire, proprio mentre in tutta Europa lo studio del latino e del greco sta riprendendo piede? Quale sarà la conseguenza di tutto ciò? La scuola perderà il suo valore peculiare di agenzia culturale per acquisire sempre più un ruolo di istituzione preposta all’avviamento professionale, a partire dalla scuola dell’obbligo? Ma siamo davvero certi che sia un bene che il fine unico e ultimo della scuola sia quello di preparare i giovani al mondo del lavoro? Qualcuno diceva che non di solo pane vive l’uomo”, ha concluso.
Iscrizioni scuola 2025-2026: cosa hanno scelto gli studenti
Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso pubblici i dati sulle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, che confermano i trend degli anni passati: i licei restano le scuole superiori più scelte dagli studenti italiani.
Lo scientifico è l’indirizzo che ha raccolto più domande, catalizzando un quarto delle adesioni totali da parte di coloro che frequentano la terza media (scientifico tradizionale 13,53%, opzione scienze applicate 9,85%, sezione ad indirizzo sportivo 2,09%).
Al secondo posto troviamo il liceo delle scienze umane, che ha accumulato l’11,67% delle iscrizioni (7,46% scienze umane, 4,21% opzione economico sociale). Chiude il podio il linguistico (8,01%).
Sostanzialmente stabili le iscrizioni al liceo classico, preferito dal 5,37% dei ragazzi, e al liceo artistico (4,03% delle adesioni).
Infine, lo 0,77% degli studenti ha optato per il liceo musicale, lo 0,17% per quello coreutico e lo 0,09% per l’indirizzo Made in Italy.
Calano leggermente le percentuali delle iscrizioni agli istituti tecnici: si passa dal 31,66% dell’anno scolastico 2024-2025 al 31,32% del 2025-2026. L’indirizzo più scelto è Amministrazione, Finanza e Marketing, che rappresenta la scelta del 9,12% degli studenti di terza media. Bene anche Informatica e Telecomunicazioni, indirizzo che conta il 5,35% delle iscrizioni totali.
Sostanzialmente stabili le adesioni agli istituti professionali: a preferire questo percorso di studi è il 12,96% dei futuri alunni delle superiori. Enogastronomia e Ospitalità alberghiera è l’indirizzo che ha ricevuto più iscrizioni (3,94%), seguito da Servizi per la Sanità e l’Assistenza sociale (2,01%).