Iscrizioni scuola: 55% sceglie il liceo. Gli indirizzi preferiti
I dati sulle iscrizioni all'anno scolastico 2024-2025: a scuola gli studenti preferiscono i licei, ma il nuovo liceo Made in Italy è un flop
I licei continuano ad essere le scuole preferite dagli studenti in uscita dalla scuola media. Crescono gli studenti che si iscrivono agli istituti tecnici e professionali. Flop del Liceo Made in Italy: in tutta Italia lo scelgono solo in 375.
Sono questi i dati principali diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardanti le iscrizioni alle scuole superiori per l’anno scolastico 2024-25. Ma vediamo i dati nel dettaglio.
- Iscrizioni scuola 2024/2025: tutti i dati
- Il commento dei presidi ai dati sulle iscrizioni scolastiche
- La nota del ministro Valditara sulle nuove iscrizioni a scuola
Iscrizioni scuola 2024/2025: tutti i dati
Nonostante la percentuale sia in calo rispetto allo scorso anno, il 55,6% degli studenti andrà al liceo.
Il liceo scientifico conferma il suo primato: è la scuola più scelta con il 25,6% di iscrizioni per il prossimo anno scolastico (13,7% percorso tradizionale, 9,7% scienze applicate, 2,1% corso sportivo). Le iscrizioni al liceo classico tengono (5,3%), ma ormai sono largamente superate dal liceo delle scienze umane (11% delle iscrizioni totali).
In leggera crescita le iscrizioni agli istituti tecnici, preferiti dal 31,7% degli studenti, e professionali, scelti dal 12,7% dei ragazzi. Tra i tecnici, sono gli indirizzi economici a primeggiare (turismo al 3%), tra i professionali l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che totalizza il 4% di adesioni.
Guardando i dati regione per regione, il Lazio detiene il record di iscrizioni ai licei (69,3%), mentre il Veneto e l’Emilia Romagna primeggiano nelle domande agli istituti a vocazione turistica e industriale.
Come anticipato, ai Licei Made in Italy sono arrivate solo 375 domande, pari allo 0,08% delle totali, una media di quattro iscritti per ognuno dei 92 licei che hanno attivato questo percorso.
Infine, i nuovi istituti sperimentali tecnici professionali con il percorso breve 4+2 sono stati scelti da 1.669 studenti.
Il commento dei presidi ai dati sulle iscrizioni scolastiche
“I dati del Ministero dell’Istruzione danno indicazioni rilevanti da esaminare con attenzione”: questo il commento di Mario Rusconi, capo dei presidi del Lazio.
“La scarsa adesione al liceo classico – ha spiegato – impone una riflessione sulla riconosciuta valenza formativa delle discipline del mondo antico che necessitano però di essere rivitalizzate da una contaminazione con le tematiche dell’attualità, dall’ambientalismo alle fonti energetiche alla risoluzione dei conflitti”.
Il percorso 4+2 per Rusconi “ha trovato una significativa adesione per un duplice motivo: sia perché con 4 anni invece di 5 si è in linea con le tendenze delle scuole superiori di tutta Europa, sia perché la possibilità successiva ai 4 anni di accedere a questa sorta di mini laurea, che è l’Its Academy, dà la quasi certezza di trovare un posto di lavoro, richiesto dalle industrie, le aziende e il mondo della produzione”.
E sul flop delle iscrizioni al Liceo Made in Italy, Mario Rusconi ha commentato: “Probabilmente ha bisogno di essere meglio definito e comunicato alle famiglie”.
La nota del ministro Valditara sulle nuove iscrizioni a scuola
“La filiera del 4+2 ha registrato un interesse significativo da parte delle famiglie, è un risultato importante e non scontato”, ha dichiarato in una nota il ministro dell’Istruzione e del Merio Giuseppe Valditara. “Gli studenti – ha continuato – da settembre potranno contare su un percorso e dei programmi fortemente innovativi e una maggiore sinergia con il mondo produttivo”.
“Il Made in Italy – ancora il ministro – è la nuova offerta formativa messa in campo dai licei che avevano già attivo l’indirizzo Scienze Umane – opzione Economico-sociale, pensata per una formazione tesa a valorizzare le eccellenze italiane riconosciute a livello internazionale. Una opzione che dal prossimo anno potrà rafforzarsi nell’alveo dei licei più tradizionali”.
“È importante – ha concluso Valditara – aver ampliato l’offerta formativa a disposizione degli studenti italiani venendo incontro alle esigenze e alle nuove sfide del mondo del lavoro, è la strada giusta per una scuola di successo per i nostri ragazzi”.