Istruzione 4+2: Valditara si dice entusiasta dei numeri raggiunti
Il progetto istruzione 4+2 sta avendo più risposte del previsto. I commenti di Valditara sono entusiastici.
Il progetto istruzione 4+2, sembra aver superato le perplessità iniziali, ottenendo un riscontro davvero importante dalle scuole di tutta Italia e, in modo particolare, da quelle della Lombardia. Al progetto, partito in via sperimentale, sono stati infatti ammessi 171 istituti tecnici e professionali per un totale di 193 corsi.
Numeri indubbiamente importanti e che lo stesso Valditara ha commentato con toni entusiastici, dicendosi soddisfatto dei risultati raggiunti e positivo per il futuro del progetto stesso.
Le parole di Valditara sul progetto istruzione 4+2
Dopo un’istruttoria da parte della commissione tecnica del Ministero dell’Istruzione e del Merito, effettuata sulle candidature arrivate, è stato finalmente annunciato il numero di istituti ammessi alla sperimentazione della nuova istruzione tecnica e professionale. Questi, come già accennato sono 171 tra istituti professionali e tecnici per un totale di 193 corsi. Una risposta che da tutta Italia è giunta molto forte e con numeri sicuramente più alti di quelli che ci si sarebbe aspettati in un primo momento.
A confermarlo è lo stesso Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha dichiarato che tale risposta dimostra la voglia di innovazione presente nella scuola. Il Ministro, dopo essersi detto entusiasta per il progetto in atto, ha ringraziato i dirigenti e i docenti per lo sforzo fatto nell’elaborare i vari progetti nonostante i tempi ridotti. Si è anche detto positivo all’idea di poter presentare la nuova offerta alle famiglie e agli studenti e di essere pronto per predisporre delle azioni di supporto rivolte alle scuole che daranno il via al progetto.
In cosa consiste il progetto Istruzione 4+2
Per chi ancora non lo sapesse, il nuovo progetto (al momento ancora in fase sperimentale) è stato realizzato sul modello di quello già in atto in altri paesi Europei come la Svezia, la Svizzera, la Germania e l’Austria. Lo scopo è quello di garantire agli studenti degli istituti tecnici e professionali una solida formazione di base alla quale unire maggiori capacità pratiche. Il progetto punta quindi alla riduzione del percorso di studi da 5 anni a 4 ma con l’inserimento dell’accesso diretto, della durata di due anni (da qui il 4+2) nelle filiere organiche, all’università o, direttamente, nel mondo del lavoro.
Il tutto per un programma di studi che non punta a comprimere in 4 anni quelli previsti per i 5 ma che mira, piuttosto, a creare un piano tutto nuovo e in grado di mettere gli studenti nelle condizioni di confrontarsi con le realtà del territorio, trovandosi preparati al mondo del lavoro. Come annunciato dallo stesso Valditara ci saranno, quindi, programmi nuovi che non prevederanno riduzioni sulla qualità della formazione ma che lasceranno più spazio all’alternanza scuola lavoro, indispensabile per far sì che gli studenti si sentano più sicuri e in grado di immettersi agevolmente e senza problemi nel campo lavorativo scelto.
Un’idea nata, quindi, per seguire di pari passo un mondo che per lo stesso Ministro dell’Istruzione e del Merito è ormai in costante evoluzione e per il quale si rende sempre più necessario ampliare le offerte per i giovani, donando loro al contempo tutti gli strumenti che gli servono per un futuro lavorativo soddisfacente.