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Lavori Fonte foto: iStock

Lavori più richiesti in Italia: niente candidati per 1 posto su 2

Secondo l'ultimo report di Unioncamere, non si trovano candidati per un posto di lavoro su due: ecco quali sono i profili più richiesti in Italia

In Italia per quasi un posto di lavoro su due non si trovano candidati. Le aziende hanno difficoltà a reperire 248mila figure professionali qualificate. Ma quali sono i profili più richiesti?

Per un posto di lavoro su due non si trovano candidati

Sono 528mila i lavoratori ricercati dalle imprese italiane a maggio 2025 e quasi 1,7 milioni per il trimestre maggio-luglio, con un aumento della domanda di lavoro del 7% rispetto a maggio 2024 e del 4,4% sul corrispondente trimestre. A rilevarlo è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha elaborato le previsioni occupazionali per il mese di maggio.

A trainare questa crescita è soprattutto il settore dei servizi, che offre 394mila posti di lavoro, con un ruolo di primo piano giocato dalle imprese del turismo. Il Sud e le Isole sono le aree “più dinamiche del Paese” con 161mila contratti attesi.

A fronte di questa domanda, però, è stato rilevato che il ‘mismatch‘ (disallineamento) tra chi cerca e chi offre lavoro è molto alto, soprattutto per alcune professioni. Come riportato dal report, per il mese in corso sono difficili da reperire “248mila profili pari al 47,0% delle figure professionali da inserire in azienda, soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte“.

Questa difficoltà non è omogenea sul territorio nazionale, con le imprese del Nord Est a segnalare le maggiori criticità (49,4% di profili difficili da reperire), seguite da Nord Ovest e Centro (47,7% per entrambe le aree) e, in misura leggermente minore, dal Sud e Isole (44%).

I dati del rapporto Excelsior evidenziano come la principale ragione di questa carenza di personale sia la mancanza di candidati con le competenze adeguate a ricoprire le posizioni lavorative aperte, un fenomeno che evidenzia un crescente disallineamento tra le competenze offerte dal mercato del lavoro e quelle richieste dalle aziende in Italia.

Quali sono i profili più richiesti in Italia

Le carenze sono più accentuate nelle professioni di alto profilo. Secondo quanto segnalato da Unioncamere, tra le figure più difficili da reperire per le cosiddette “professioni intellettuali” ci sono gli ingegneri (62,8%) e gli specialisti nelle scienze gestionali, commerciali e bancarie (45,3%).

Tra i tecnici, non si trova il 69,9% dei tecnici in campo ingegneristico richiesti, il 66,6% dei tecnici della gestione dei processi produttivi e il 66,5% dei tecnici della salute.

Passando alle figure qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, si registrano elevati livelli di mismatch per gli operatori della cura estetica (69,3%) seguiti dalle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (56%).

Per gli operai specializzati, sono segnalati i meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori (non si riesce a coprire il 72,6% delle offerte di lavoro per questo profilo), gli operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (72,4%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica (70,8%).

Per quanto riguarda le altre offerte di lavoro per maggio 2025, come detto, le maggiori opportunità si registrano nel settore terziario (394mila figure ricercate), e in special modo nel turismo (147mila), seguito dal commercio (71mila) e i servizi alle persone (58mila).

Il resto delle richieste arriva dall’industria: ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono la meccatronica (19mila contratti da attivare nel mese), la metallurgia (15mila) e l’agroalimentare (14mila).

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