Maggi e L'Infinito di Leopardi: lezione speciale a Il Collegio 9
Il professor Andrea Maggi in occasione di una nuova puntata de Il Collegio 9, in onda su RaiPlay, ha tenuto una lezione sull'Infinito di Leopardi
Il professor Andrea Maggi, veterano de “Il Collegio“, programma giunto alla nona edizione, ha tenuto una lezione speciale dedicata a una delle opere più famose della letteratura italiana: “L’Infinito” di Giacomo Leopardi. Il suo intervento speciale ha catturato l’attenzione di tutti gli alunni, che in aperta campagna hanno potuto ascoltare le parole del docente di leggere. Parole che hanno colpito molti, come spesso accade quando l’insegnante affronta tematiche così profonde.
La lezione di Maggi legge L’Infinito di Leopardi a Il Collegio 9
Perduti nella campagna del Molise, regione che ospita la nona edizione de “Il Collegio”, gli studenti del docu-reality targato Rai si sono seduti attorno al professor Andre Maggi, che ha colto l’occasione per declamare “L’Infinito” di Giacomo Leopardi. In seguito ha parlato con i suoi collegiali delle parole del poeta di Recanati.
“Io vi ho portati qui per farvi ammirare questo paesaggio che sembra infinito, sconfinato, anche per parlarvi di una poesia“, ha esordito il professore di lettore rivolgendosi agli alunni, chiedendo loro di indovinare quale fosse. Tutti hanno risposto, ovviamente, “L’Infinito”. Il poeta, nativo di Recanati, era solito fare passeggiate ammirando un paesaggio non lontano da quello ammirato in quel momento dagli studenti e dalle studentesse del programma: il Monte Tabor, o colle dell’Infinito, è il panorama che ha ispirato il letterato marchigiano.
Il docente ha iniziato poi a leggere ai collegiali de Il Collegio 9 la poesia di Leopardi. “Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.
La discussione di prof Maggi e i collegiali su L’Infinito di Leopardi
Dopo la lettura della poesia, è iniziato un piccolo dibattito, nel quale anche i ragazzi hanno spiegato il loro punto di vista. “Noi dentro abbiamo una piccola parte di infinito ed è una cosa che ci dobbiamo portare sempre”, ha detto un ragazzo.
“In fondo le nostre vite sono delle piccole tessere dell’infinito e voi avete infinite qualità meravigliose da portar fuori. Perché quello è il vostro tesoro”, ha spiegato prof Maggi, chiedendo poi a un’alunna, Febe Martellucci, se lei si sente una tessera di questo infinito. La sua risposta ha lasciato tutti senza parole: “Di solito tendiamo sempre a ricordarci che la nostra vita a un certo punto avrà una fine, che è giusto così, ma non ci andiamo mai a pensare che alla fine la nostra vita lascia un’impronta. Però ho avuto bisogno di un aiuto per capirlo e quando poi me l’ha detto l’ho capita subito questa cosa dell’infinito“.
La 14enne vorrebbe lasciare un’impronta positiva: “Per me lasciare un’impronta significa contare qualcosa, ma non per popolarità o altro. Significa aver fatto qualcosa, anche quella piccola cosa che a qualcuno ha rivoluzionato totalmente la giornata e te magari non te ne rendi nemmeno conto”, ha concluso la giovane collegiale della nuova edizione del docu-reality.
Resta sempre aggiornato: iscriviti al nostro canale WhatsApp!