
Esame di Maturità 2025, quali sono i rischi di studiare con l'IA
Allarme sui rischi dell'Intelligenza Artificiale utilizzata per studiare per la Maturità, ma ci sono anche molti vantaggi: ecco come ottenerli
Più di 520mila studenti sono alle prese con gli ultimi ripassi in vista del primo appuntamento con la Maturità 2025, mercoledì 18 giugno. Tra di loro, c’è chi continua ad affidarsi all’Intelligenza Artificiale nello studio e chi afferma addirittura di volerla sfruttare anche in sede d’esame. Ma i rischi sono dietro l’angolo, perché anche l’IA non è infallibile. Ecco a cosa stare attenti e quali sono invece i vantaggi dell’uso di strumenti come ChatGPT.
- Il rischio più grande dell'uso dell'IA per studiare per la Maturità
- I vantaggi dell'IA nella preparazione alla Maturità
- Come sfruttare al meglio l'IA per studiare
Il rischio più grande dell’uso dell’IA per studiare per la Maturità
L’IA ha rivoluzionato anche il modo di studiare dei giovani, che si affidano sempre più alle piattaforme basate su tale innovazione per creare contenuti, riassumere testi, correggere errori e tanto altro.
Anche in occasione della Maturità 2025 sembra che l’Intelligenza Artificiale rappresenti un grande alleato per lo studio o addirittura per il sostenimento delle prove scritte. Infatti, nonostante sia severamente vietato portare con sé telefoni, smartwatch o altri dispositivi elettronici, secondo un sondaggio condotto da Skuola.net, su un campione di 1.000 studenti, un maturando su tre sta cercando strategie per utilizzare i chatbot durante l’esame e il 23% è certo di riuscire a consultare l’assistente virtuale alla Maturità.
A mettere in guardia sui rischi che l’IA può comportare nello studio per la preparazione alla Maturità è stata Chiara Panciroli, docente di Scienza dell’educazione didattica all’Università di Bologna, che si occupa di intelligenza artificiale legata all’insegnamento. Come riportato da La Repubblica, Panciroli ha affermato che “l’IA è come la fotocopiatrice, molto utile, ma è uno strumento che ha bisogno di quella umana per essere davvero utile“.
Il rischio più grande dell’uso dell’Intelligenza Artificiale per lo studio riguarda le cosiddette “allucinazioni”: errori commessi dall’AI, che “inventa” contenuti pur di dare una risposta all’utente: “Conosciamo le potenzialità, ma pure le imperfezioni e, al di là del valore della trasparenza, il rischio reale di allucinazioni, come si chiamano gli abbagli dell’AI, esiste”, ha messo in guardia la docente. Attenzione quindi a questo rischio reale che può compromettere la correttezza delle nozioni studiate.
I vantaggi dell’IA nella preparazione alla Maturità
Non solo rischi e preoccupazioni in merito all’Intelligenza Artificiale nello studio, ma anche diversi vantaggi: questo strumento, se utilizzato in un certo modo per ripassare e fare sintesi di contenuti, risulta essere un alleato davvero prezioso. Sempre secondo il sondaggio di Skuola.net, gli studenti sfruttano l’IA per ottenere questi vantaggi:
- Il 47% per ripassare;
- Il 33% per generare contenuti da presentare alla commissione come tesine ed elaborati;
- Il 14% per chiedere ai chatbot il suo toto-tracce della prima prova;
- Il 6% per ripassare nello specifico la materia d’indirizzo, che sarà oggetto della seconda prova scritta.
Come sfruttare al meglio l’IA per studiare
La regola principale per ottenere solo svantaggi dall’IA (ed evitare i rischi) è quella di “non fidarsi mai ciecamente”, come ha sottolineato Panciroli. Come? Innanzitutto scrivendo un prompt che chieda al chatbot di fornire, insieme alla risposta, tutte le fonti dalle quali ha ricavato le informazioni. Compaiono infatti uno o più link che rimandano alla fonte da cui constatare velocemente l’esattezza della risposta ottenuta.
Per ottenere vantaggi ancor più decisivi, il secondo consiglio è quello di crearsi un chatbot su misura, personalizzato: è una funzionalità a pagamento, per la quale bisogna iscriversi alle versioni premium dei portali basati sull’IA. “A quel punto si può allenare il chatbot con materiali forniti da noi – ha spiegato la docente -: appunti o libri di testo nel caso si abbia la versione digitale. In questo modo l’AI andrà a cercare risposte non solo da fonti sicure e controllate, ma da quelle da dove ci si aspetta sia avvenuta la nostra preparazione per la Maturità”.
Esistono, inoltre, applicativi studiati per dare una mano nella creazione di mappe concettuali o visive, come Algor, o GitMind. Oppure ci sono chatbot che sono in grado di interrogarci, anche se a pagamento, come Magic School o Flint: permettono di creazione test, quiz e altre attività valutative, utili soprattutto per prepararsi all’esame orale o alla seconda prova di indirizzo.
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