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Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito Ansa

Maturità boicottata, cosa ne pensano gli italiani: il sondaggio

In merito alla protesta dei maturandi, che hanno fatto scena muta alla Maturità, ecco cosa pensano gli italiani: sono d'accordo con Valditara

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Il tema della Maturità boicottata è molto sentito nel nostro Paese. Tantissimi i volti famosi del mondo della scuola e dell’educazione che hanno espresso il loro pensiero in merito alla questione, ma cosa ne pensano gli italiani della protesta dei maturandi che hanno volontariamente fatto scena muta all’esame orale di Maturità? Un sondaggio ha svelato qual è il pensiero più diffuso nel nostro Paese, anche per quello che riguarda la decisione presa dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, su questa forma di protesta giovanile.

Cosa pensano gli italiani della scena muta volontaria alla Maturità

Demopolis per Esperia ha condotto un sondaggio riguardante la scelta di alcuni maturandi di boicottare gli esami di Stato, facendo scena muta all’orale di Maturità, avendo in tasca il punteggio necessario per la promozione (ottenuto tramite i crediti scolastici maturati e i risultati delle due prove scritte). Secondo quanto emerso, quasi 7 intervistati su 10 sono contrari a questa forma di protesta.

Il 68% degli intervistati ritiene inammissibili situazioni di questo tipo, contro il 25% che, invece, pensa che siano legittime. Per il 63% la scelta di Valditara di bocciare il prossimo anno chi boicotterà l’esame di Maturità è giusta, mentre il 30% si dice contrario. La linea più dura prevista dal ministro dell’Istruzione e del Merito piace soprattutto agli elettori di partiti di centrodestra, ma anche un terzo degli elettori PD (35%) e M5S (37%) si dice favorevole alla proposta.

Il sondaggio ha riguardato anche il tema del divieto d’uso dei cellulari in classe, anche nelle scuole superiori: per il 75% il divieto di utilizzo è fondamentale. Meno del 20% si dice d’accordo con questa misura, ma ha dubbi sul fatto che possa essere rispettata. Per il 12% si tratta di una scelta “retrograda e sbagliata”.

Cosa ha detto Valditara sulla Maturità boicottata

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, alla luce dei numerosi casi di studenti che hanno deciso di boicottare la Maturità, ha deciso che dal prossimo anno cambierà l’esame di Stato proprio per evitare situazioni di questo tipo. Chi farà scena muta volontaria all’orale sarà bocciato.

In un’intervista al Corriere della Sera ha detto: “Con questa norma voglio dare un forte messaggio in linea con la Costituzione. C’è un problema importante nella società italiana ed è il rapporto con la regola. Troppo spesso non è chiaro che la regola si rispetta, così come si rispettano le persone: all’esame ci sono commissari che dedicano il proprio tempo ad una funzione sancita dalla nostra Costituzione”.

Secondo Valditara questi gesti di protesta alla Maturità 2025 nascondono, in realtà, “una difficoltà ad affrontare le prove”, mentre “la scuola serve anche come palestra per imparare ad affrontare le difficoltà”.

Il ministro è anche preoccupato del “messaggio diseducativo che la legittimazione di tali gesti rischia di lanciare. Se si consentisse di rifiutare senza conseguenze di sottoporsi all’esame, sarebbe legittimo rifiutare tutto ciò che non ci piace“. Invece, secondo lui, sarebbe bene “insegnare ai giovani che ci sono modalità democratiche per cambiare le regole che non ci piacciono”.

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