Maturità: come funziona l'esame di Stato
Scopriamo come funziona la maturità, quali sono le prove e come viene calcolato il voto.
Gli esami di maturità si fanno sempre più vicini e la curiosità riguardo al loro svolgimento, a questo punto dell’anno, è sempre molto alta.
Per questo motivo è piuttosto utile fare un piccolo riepilogo di quelle che sono le varie prove d’esame (sia gli scritti che l’orale), di come queste sono costituite e delle modalità con le quali viene calcolato il voto finale (con o senza eventuale lode). Ecco, quindi, tutto quel che c’è da sapere sull’esame di Stato.
- Cosa serve per accedere agli esami di Stato
- Esame di maturità: come si svolge e quali sono le varie prove
- Come si svolgono le prove nel dettaglio
- Come viene calcolato il voto finale
Cosa serve per accedere agli esami di Stato
L’esame di maturità, noto anche come esame di Stato, è il test conclusivo delle scuole secondarie di secondo grado e viene svolto alla fine del percorso di studi e sempre nel mese di Giugno. La scelta di chi può accedervi spetta al Consiglio di classe e si basa sulla verifica di alcuni requisiti. Questi sono:
– Il voto di tutte le materie, che deve essere almeno sufficiente;
– I giorni di frequenza che devono essere pari ad almeno tre quarti del monte ore totale;
– Il voto in condotta che se inferiore a 6 porta all’esclusione dell’esame;
– La partecipazione alle prove Invalsi;
– Il completamento delle ore di alternanza.
Solo in caso di motivazioni adeguate, il Consiglio può scegliere di ammettere comunque agli esami quegli studenti che non hanno raggiunto la sufficienza piena in una o più materie.
Esame di maturità: come si svolge e quali sono le varie prove
Andando agli esami veri e propri, gli studenti, vengono valutati da una commissione mista, composta da docenti interni ed esterni. Per quanto riguarda lo svolgimento, invece, l’esame di maturità si compone di più prove tra le quali la prima (e comune a tutti) è lo scritto di italiano. Questo offre una serie di tracce tra le quali gli studenti possono scegliere in base alle conoscenze e ai gusti personali. La seconda prova scritta (che si svolge solitamente il giorno dopo) cambia, invece, in base all’indirizzo scolastico e viene scelta e resa nota in un secondo momento. In ogni caso ha sempre come oggetto le materie caratterizzanti di ogni indirizzo.
Una volta terminati gli scritti, gli studenti hanno solitamente da una a due settimane di tempo prima di presentarsi agli orali. Questi si svolgono davanti alla Commissione e iniziano con un argomento incluso nella lista dei materiali presentati dalla stessa. Segue poi un’esposizione di quanto studiato durante l’anno che dovrà essere ricca di collegamenti e a cui si aggiungeranno risposte a domande su Cittadinanza e Costituzione. Per finire ci sarà la correzione delle prove scritte. Sempre riguardo l’orale è importante tenere a mente che quest’anno potrebbero giungere dei cambiamenti. Questi, qualora fossero messi in atto, saranno resi noti a breve.
Come si svolgono le prove nel dettaglio
Per una maggior comprensione circa lo svolgimento degli esami di Stato, può essere utile riassumere brevemente cosa trattano solitamente e quali sono le modalità. La prima prova, ovvero il tema di italiano ha tre tipologie diverse di tracce.
- La A comprende due possibili analisi del testo. Una su un autore italiano che è vissuto dall’Unità di Italia a oggi e l’altra su una poesia o un brano di prosa;
- La B è una new entry dello scorso anno, riguarda il testo argomentativo (ovvero un argomento da trattare scegliendo come farlo) e ha sempre tre tracce. Queste possono trattare diversi argomenti. Uno obbligatorio sarà quello storico. Seguono poi le altre che varieranno tra artistico, letterario, filosofico, scientifico, tecnologico, e altre inerenti al percorso di studi;
- La C riguarda, invece, un tema di attualità e tratta argomenti di origine generale che negli ultimi anni si sta cercando di rendere sempre più vicini alle esperienze di vita dei maturandi.
Sempre riguardo alla seconda prova, è importante sapere che questa è scritta e riguarda materie che hanno a che fare con l’indirizzo di studi scelto. La durata, invece, può variare a seconda del percorso di studi e della complessità della traccia stessa. Il tempo a disposizione è solitamente comunicato in sede d’esame.
Andando, infine, all’esame orale, questo al momento comprende:
- L’esposizione delle varie materie di studio a partire da uno spunto dato dalla Commissione d’esame;
- La presentazione della relazione che racconta l’esperienza fatta sull’alternanza scuola lavoro;
- La risposta a domande su Costituzione e Cittadinanza;
- La correzione delle prove scritte.
Ormai da due anni, è stata abolita la presentazione della tesina che andava portata all’orale e poi discussa in sede d’esame. Questa era solitamente costituita da una quindicina di pagine e riassumeva i temi studiati durante l’anno e che lo studente desiderava affrontare all’orale.
Come viene calcolato il voto finale
Non tutti lo sanno ma il voto finale dell’esame di maturità viene ricavato da un calcolo preciso. Questo deriva dalla somma dei voti ricevuti durante le varie prove. Per gli scritti, ad esempio, viene assegnato un voto che può andare da 0 a 20 punti per ogni prova. All’orale si può ottenere sempre un massimo di 20 punti. A questi si andranno ad aggiungere i crediti scolastici (che vanno da un minimo di 22 a un massimo di 40 punti). I crediti a loro volta possono essere influenzati dal voto in condotta che viene calcolato durante l’anno e che si basa sulla valutazione, da parte dei docenti, di criteri ben precisi.
Seguono poi i punti bonus che la Commissione d’esame può scegliere o meno di elargire e che, di solito, vengono dati agli studenti che hanno ottenuto almeno 30 crediti e che hanno raggiunto 50 punti tra scritti e orale. Tutti questi numeri vengono infine sommati tra loro portando a quello che sarà poi il voto finale.
Ovviamente, esiste anche la possibilità di ottenere la lode che può essere data agli studenti che sono arrivati con crediti pari o superiori ai 40 punti e che ne hanno ottenuti almeno 40 agli scritti e 20 all’orale. Serve inoltre un’ottima media raggiunta durante il triennio. In ogni caso, anche la lode sarà a discrezione della Commissione d’esame. È importante ricordare che un buon voto finale può essere utile per accedere ad alcune università e, in caso di lode, per ottenere agevolazioni future come la borsa di studio o premi in denaro erogati dal Governo agli studenti più meritevoli.