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Impastato Fonte foto: ANSA

A Partinico studenti contro il liceo Impastato: parla il fratello

Quasi il 75% degli studenti del liceo scientifico di Partinico è contro l'intitolazione della scuola a Peppino Impastato: cosa ha detto il fratello

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Quasi il 75% degli studenti del Liceo scientifico di Partinico (Palermo) ha detto no all’intitolazione della scuola a Peppino Impastato, il giornalista militante di Democrazia proletaria ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 per le sue battaglie contro i clan. La scelta dei ragazzi ha scatenato la reazione del fratello, Giovanni Impastato.

Perché gli studenti di Partinico hanno detto no al liceo Impastato

Su 1335 alunni del Liceo scientifico Santi Savarino di Partinico 997 sono contrari all’intitolazione dell’istituto scolastico a Peppino Impastato. A dirlo un sondaggio promosso dai rappresentati d’istituto.

Secondo i ragazzi, come si legge su ‘La Repubblica’, Impastato sarebbe un personaggio “divisivo” per la sua appartenenza politica. Oltre a questo, gli studenti hanno parlato di “scarsa democrazia” nell’iter che ha portato all’intitolazione della scuola alla vittima di mafia.

“Non si è tenuto conto delle nostre proposte”, hanno detto i rappresentanti degli studenti che, inizialmente, avevano chiesto che la scuola fosse intitolata o all’ex sindaca Gigia Cannizzo o al giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia ad Agrigento nel 1990. “Non abbiamo nulla contro Impastato – hanno spiegato -. Non ci piace il metodo seguito”.

La reazione del fratello di Peppino Impastato

“Sono molto amareggiato, dispiaciuto“, ha dichiarato Giovanni Impastato, fratello di Peppino, intervistato da ‘La Repubblica’. “Come fanno gli studenti di Partinico a dire che mio fratello era politicamente schierato e quindi divisivo? La verità è che Peppino è ancora scomodo“, ha continuato.

Secondo Giovanni Impastato, da sempre impegnato nel promuovere la memoria del fratello Peppino insieme alla mamma Felicia (morta nel 2004), i ragazzi sono stati “strumentalizzati dalla peggiore politica della destra“.

“Due anni fa – ha continuato il fratello di Peppino Impastato -, il consiglio d’istituto era stato sostenuto nella scelta di cambiare il nome dai commissari prefettizi che reggevano il Comune. Recentemente, la nuova giunta si è espressa contro il cambio di denominazione per lasciare il nome di Santi Savarino, il consiglio d’istituto ha invece ribadito l’intitolazione a Peppino Impastato”.

Ora Giovanni Impastato vorrebbe parlare con gli studenti del liceo di Partinico: “Molti di quei ragazzi non conoscono la figura di Peppino Impastato – ha detto -. Per questo ho chiesto al dirigente dell’istituto di poter parlare a scuola, per raccontare agli studenti l’impegno civile di mio fratello nel difficile cammino di liberazione dalla mafia”.

“Peppino – ha continuato il fratello – fu una figura di rottura nei confronti della mafia e dei fascisti, fu divisivo solo nei loro confronti. Per il resto, parlava a tutti i giovani e alle persone di buona volontà, al di là del credo politico. È la ragione per cui oggi tantissime scuole, da Sud a Nord, sono intitolate a lui”.

L’abitazione di Cinisi (Palermo), in cui Giovanni Impastato viveva insieme al fratello Peppino e alla mamma Felicia, è diventata una casa della memoria, in cui ogni settimana “sono centinaia gli studenti e i turisti che arrivano da tutte le parti d’Italia”, ha spiegato. “Credo che fra i giovani Peppino sia anche più conosciuto e più celebre dei giudici Falcone e Borsellino. Per questo mi fa male il giudizio espresso dagli studenti con il loro sondaggio. Non posso davvero credere che sia stata una loro iniziativa”, ha concluso Giovanni Impastato.