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La storia della staffetta delle ragazze al Collegio Nuovo a Pavia

Dal Collegio Nuovo di Pavia arriva la bella storia della staffetta delle ragazze: cos'è questa iniziativa e perché è importante per le nuove leve

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Dalla città di Pavia ci arriva una bellissima storia di solidarietà. È quella della staffetta delle ragazze del Collegio Nuovo della città lombarda, studentesse che nel corso degli anni hanno creato una vera e propria rete di sostegno per aiutare tutte le alunne di questo ente, che fa parte dei Collegi Universitari del Merito. Grazie all’aiuto di giovani donne che hanno già fatto il loro percorso formativo, le nuove leve possono realizzare i propri sogni e avere opportunità uniche. Tutto nel segno della solidarietà femminile.

La staffetta di talenti femminili al Collegio Nuovo di Pavia

Al Collegio Nuovo di Pavia le studentesse si aiutano tra loro: le giovani donne che frequentano questo Collegio Universitario del Merito aiutano le alunne che verranno dopo di loro, permettendo di portare a termine sogni e desideri e di cogliere al volo tante opportunità, che sono state concesse anche a loro.

Tutto merito dell’Associazione delle Alumnae: chi prende la laurea e, dunque, lascia l’ente dà liberamente un contributo, così da sostenere il percorso formativo e professionale delle ragazze che stanno ancora studiando. Un modo per aiutare chi verrà a poter fare tutto il possibile per crearsi il proprio futuro.

Borse di studio e premi per le ragazze del Collegio Nuovo di Pavia

I contributi donati dalle studentesse che hanno terminato il loro percorso diventano premi o borse di studio: dal 2005 grazie a questo meccanismo di solidarietà sono state aiutate 165 giovani studentesse.

Sono tanti i racconti di donne che hanno voluto permettere ad altre alunne di avere le stesse opportunità. Il ‘Corriere della Sera’, ad esempio, riporta la storia dell’avvocata 32enne Simona Cavasio che lavora a Londra: “La mia prima esperienza di lavoro, uno stage nella sede londinese di un importante studio legale milanese, è stata possibile grazie al contributo che ebbi dall’associazione: mi permise di sostenere le spese per vivere a Londra”. Anche lei, originaria di Palermo, ha deciso di donare alle “Nuovine” che devono ancora sostenere gli esami. “Non è una semplice residenza, ma una comunità che, in modo disinteressato, investe su di te. Ti spronano a fare tante attività, ci sono sempre corsi, conferenze in cui si incontrano figure di grande ispirazione”.

Ma le storie di studentesse che hanno beneficiato di queste borse di studio sono anche molte altre, come quelle delle due neolaureate in Medicina Giulia Tresoldi e Manuela Bartolacci. Manuela è marchigiana e quando ha superato il test di Medicina a Pavia ha potuto conoscere il Nuovo, che le ha permesso di scoprire cosa volesse fare nella vita (il prossimo anno farà il test per la specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza) potendo vivere tante opportunità. Al Collegio Nuovo, parallelamente agli studi in Medicina, Manuela ha potuto frequentare il master “Meet” (Medicine enhanced by engineering) e fare un’esperienza di lavoro nel dipartimento di neuroimmunologia della Yale School of Medicine”. Grazie a un’altra borsa di studio a gennaio potrà andare negli State per “lavorare per 5 mesi e mezzo nell’Emergency Department della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota”.

Come lei anche Giulia Tresoldi partirà per gli USA, dopo aver avuto la possibilità di lavorare nel laboratorio di cardiologia molecolare della New York Grossman School of Medicine. Adesso farà esperienza al Boston Children’s Hospital (Harvard Medical School) nella Division of Genetics/Genomics. “Ricomincerei da capo, proprio per l’esperienza vissuta nel collegio, che offre molti più stimoli rispetto alla normale vita universitaria: le attività, i corsi, gli incontri con ospiti internazionali”. Anche lei ha deciso di aderire all’associazione delle ex alunne.

Cosa sono i Collegi Universitari di Merito

I Collegi Universitari di Merito sono diffusi in 57 città italiane: sono degli enti no profit riconosciuti dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur).

Qui studenti ricevono vitto e alloggio e possono seguire un percorso formativo parallelo agli studi universitari, volto a sviluppare le preziose soft kills e a prepararsi per il mondo del lavoro, oltre che alla mobilità internazionale. Si entra solo per concorso, indipendentemente dal reddito famigliare.