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studenti Fonte foto: 123rf

PCTO: cosa sono e come funzionano

Scopriamo tutto quel che c'è da sapere sui PCTO. Da come funzionano a quando si rendono indispensabili.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Ultimamente si sente parlare sempre più spesso dei PCTO e delle competenze trasversali. Un termine che si usa per definire l’ex alternanza scuola lavoro.

Scopriamo di cosa si tratta nello specifico, chi riguarda e come va gestito all’interno della scuola e durante gli esami di stato.

PCTO: origine della parola e significato

Iniziamo con il dire che il termine PCTO è in realtà un acronimo che sta per “Percorso per lo sviluppo delle Competenze Trasversali e per l’Orientamento”. Questo termine serve a identificare quella che è più conosciuta come alternanza scuola lavoro. Un procedimento che serve per affiancare delle esperienze pratiche e formative alla formazione scolastica prevista per le scuole secondarie di secondo grado.

Introdotti nel 2019 per sostituire la già presente alternanza scuola lavoro (a sua volta introdotta nel 2003), quella dei PCTO è, quindi, una modalità didattica che punta all’innovazione e che mira a orientare in modo più pratico e sensibile gli studenti verso il mondo del lavoro. Si tratta, quindi, di un aspetto molto importante per una formazione scolastica a 365 gradi.

Come funzionano i PCTO e per chi sono obbligatori

In base a quanto stipulato dagli articoli 33 e 43 della legge 107/2015, i PCTO hanno una durata diversa tra licei e istituti tecnici o professionali e questo perché gli ultimi citati sono già più orientati verso il mondo del lavoro. Può essere, quindi, importante conoscere il numero di ore previsto per i PCTO in base al percorso scolastico scelto. Se per i licei le ore sono 90, per gli istituti tecnici sono 150 mentre per quelli professionali sono 210. Queste ore vanno accumulate complessivamente nel corso dell’ultimo triennio e possono, quindi, essere spalmate secondo esigenze personali, scolastiche o di altro tipo.

Per fare un esempio, queste ore possono essere svolte sia durante l’anno scolastico che nei periodi di vacanza. Un aspetto che viene stabilito insieme al tutor scolastico e che una volta firmato il patto formativo andrà seguito secondo quanto concordato e in modo da coprire le ore stabilite entro la fine del percorso. Infine, come già accennato, facendo parte del sistema scolastico, i PCTO sono da intendersi obbligatori per gli studenti delle scuole superiori e, in particolare, dell’ultimo triennio.

Come funziona il patto formativo che sottostà a ogni PCTO e quali sono le varie fasi

Ogni PCTO è comprensivo di varie fasi che si rivelano indispensabili per la formazione degli studenti. Tra queste ci sono quella della ricerca e della valutazione, quella della preparazione al lavoro in azienda, del lavoro vero e proprio e della valutazione di quanto acquisito. Proviamo a vederle più nel dettaglio per capirne l’effettiva importanza.

Scelta del percorso

In questa prima fase gli studenti che si trovano all’ultimo triennio sono dovuti a scegliere, insieme a un tutor, il percorso più adatto agli studi e agli interessi personali. Ciò viene fatto mediante un’attenta analisi delle conoscenze personali, delle ambizioni e dei possibili sbocchi per il futuro.

Preparazione e incontro con le aziende

Gli studenti vengono preparati all’ambiente di lavoro scelto e a tutto ciò che riguarda lo svolgimento del lavoro e le normative legate alla salute. A ciò segue l’incontro con l’azienda dove oltre a prendere confidenza con il nuovo ambiente si viene affiancati a un tutor interno che seguirà tutto il processo di lavoro e di apprendimento.

Firma del patto formativo e inizio del lavoro

A questo punto, gli studenti sono tenuti a firmare il così detto patto formativo che non è altro che un documento in cui si impegnano a rispettare le norme dell’azienda che li ospita o in cui dichiarano di svolgere le attività secondo determinate regole e modalità. Fatto ciò segue l’attività vera e propria che sarà sempre seguita dal tutor dell’azienda e svolta in un ambiente sicuro e idoneo all’apprendimento. In questo particolare contesto, gli studenti potranno interfacciarsi sia con il tutor dell’azienda che con quello scolastico, in modo da fugare eventuali dubbi e da svolgere al meglio i compiti assegnati.

Valutazione generale

Una volta terminato il percorso, gli studenti potranno esprimere una valutazione personale su quanto appreso, sull’utilità del percorso scelto e su quanto lo hanno trovato performante. Al contempo, saranno ovviamente valutati dal tutor che li ha seguiti e che si esprimerà sia in base al lavoro svolto che all’impegno dimostrato. Alla fine di questo processo che è anche quello finale, gli studenti riceveranno una certificazione che comprenderà le competenze effettivamente acquisite. Riassumendo, quindi, le fasi che riguardano il PCTO sono:

  • Scelta del percorso da svolgere (anche in base alle aziende presenti nel registro nazionale delle imprese);
  • Incontro con le aziende;
  • Svolgimento dei compiti assegnati;
  • Valutazione delle competenze acquisite.

Si tratta, insomma, di un percorso formativo a tutto tondo e nel quale gli studenti sono chiamati a partecipare attivamente al fine di fare una prima esperienza, in ambiente protetto, di ciò che è il mondo del lavoro.

PCTO ed esami di maturità

A differenza degli scorsi anni e come invece avvenuto già per il precedente, i PCTO non saranno requisito fondamentale per accedere agli esami di maturità del 2024. Anche chi non ha effettivamente completato le ore richieste potrà quindi presentarsi agli esami. Ciò nonostante, l’alternanza scuola lavoro rimane un aspetto fondamentale del percorso di studi e, per questo motivo, sarà necessario parlarne durante l’esame orale. I maturandi dovranno infatti dimostrare di essere in grado di analizzare in modo critico il percorso di studi e di lavoro svolto e dovranno contestualizzare il tutto attraverso una breve relazione o un lavoro multimediale. Ciò rende, quindi, altamente indispensabile aver messo in pratica i PCTO e aver appreso quanto più possibile dall’esperienza lavorativa fatta.

I PCTO, quindi, si rivelano ancora una volta fondamentali per il percorso di studi e per la formazione dei ragazzi che, attraverso l’esperienza sul campo, possono apprendere molto più che dalla teoria, mettendosi anche in gioco e apprendendo aspetti di sé altrimenti difficili da conoscere. Lo scopo dei PCTO è infatti, da sempre, quello di fare da ponte tra la scuola e il mondo del lavoro rendendo il passaggio molto più semplice e immediato sia dal punto di vista pratico che da quello emotivo.