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Pergamena di laurea e cappello Fonte foto: iStock

Perde la memoria a 16 anni, ora si laurea: la storia di Eleonora

Eleonora per un’encefalite fulminante autoimmune ha perso la memoria a 16 anni. È riuscita a finire gli studi superiori e anche a prendere la laurea

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Si chiama Eleonora ed è nata nel 1999. A causa di una malattia, purtroppo, improvvisamente ha perso la memoria quando aveva solo 16 anni. Nonostante questo non si è fatta abbattere dalle circostanze: ha imparato di nuovo a leggere e a scrivere, riuscendo anche a laurearsi all’Università, coronando così il suo sogno. Compagni di classe e professori le sono sempre stati accanto nel suo percorso.

Eleonora Fabris, la ragazza che ha perso la memoria

Eleonora Fabris, classe 1999, quando aveva 16 anni ha avuto un’encefalite fulminante autoimmune. La malattia rara le ha fatto completamente perdere la memoria. “Non ricordo quasi nulla di prima. Posso raccontare solo il dopo”, questo il racconto della giovane 26enne al Corriere della Sera.

Non è stato assolutamente facile riprendersi dopo la malattia, perché gli ostacoli da superare erano tanti ed enormi. Non riusciva più ad orientarsi in casa, non si ricordava dove fosse camera sua, non sapeva più niente di quello che aveva imparato a scuola. “Ero in quarta superiore e ho dovuto ricominciare tutto dall’inizio, perfino imparare a leggere e scrivere”.

Eleonora senza memoria si è laureata a Padova

Dopo aver superato l’esame di Maturità, Eleonora si è iscritta all’Università. Per lei dare ogni esame voleva dire metterci il doppio della fatica e dell’energia, rispetto a tutti gli altri studenti. “Purtroppo, nella vita bisogna arrangiarsi, tirarsi su le maniche e combattere. Non c’è altro da fare”.

Con coraggio e determinazione, Eleonora ha finito gli studi universitari, prendendo la laurea magistrale in Scienze Statistiche all’Università di Padova. Ha anche trovato velocemente lavoro in un’azienda di consulenza ingegneristica. “Sono giorni intensi, ma vorrei realizzarmi nel lavoro. E poi, il mio sogno è sempre stato quello di andare a vivere in Spagna. Vediamo se sarà possibile”.

Alessandra Pasinato, la mamma di Eleonora, nell’intervista è intervenuta con orgoglio per parlare del percorso della figlia: “Nel 2016 Eleonora era il secondo caso accertato in Italia. Non c’era una cura, non c’erano farmaci. Abbiamo passato sette mesi in ospedale, ma lei non ha mai mollato. E oggi eccola qui, con la corona d’alloro in testa”.

Studenti e professori hanno abbandonato Eleonora

Durante il suo percorso di “rinascita” la famiglia è stata il suo primo punto di riferimento. Eleonora con rammarico ha raccontato che, invece, non ha potuto contare anche sul sostegno dei professori e dei compagni di scuola. Al quotidiano ha svelato: “Persino le mie migliori amiche dell’epoca si sono rivelate assenti. In questi momenti capisci chi sono i veri punti di riferimento”.

Alle scuole superiori, poi, “i professori non hanno fatto nulla di fronte al bullismo e all’isolamento che ho subito”. Lei, nonostante tutto questo, non si è arresa e con determinazione ha reagito a tutto quello che le stava accadendo, arrivando anche a prendere la laurea.

Eleonora oggi vuole mandare un messaggio a chi si è trovato ad affrontare quello che ha vissuto a lui, tra emarginazione e bullismo: “Non credete sempre che gli amici siano veramente amici. Capite chi lo è davvero e tenetevelo stretto. E se vi sentite strani perché esclusi, sappiate che quelli strani sono gli altri, quelli che non comprendono”.

Lei lo ha capito, spiegando che la malattia l’ha fatta rinascere, cambiandola profondamente e facendola diventare forte. “Le medicine mi hanno fatto guarire, ma quello che ho passato mi ha cambiata profondamente“.