Pinguini Tattici Nucleari e l'affettività a scuola: Piccola Volpe

Si intitola “Piccola Volpe” ed è la nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari: fa parte dell’ultimo album del gruppo musicale pop rock italiano originario della provincia di Bergamo, “Hello World”, in uscita venerdì 6 dicembre 2024. Riccardo Zanotti e il resto della band tornano con un disco pieno di brani che parlano della quotidianità e di temi sociali molto importanti. In “Piccola Volpe”, ad esempio, si parla proprio dell’affettività a scuola.

Piccola volpe, la nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari

Nicola Buttafuoco, Simone Pagani, Riccardo Zanotti, Matteo Locati, Lorenzo Pasini ed Elio Biffi, che tutti conosciamo semplicemente come i Pinguini Tattici Nucleari, hanno dato alle stampe il loro nuovo album, dopo il grande successo del tour che nel 2024 li ha portati a suonare e cantare in tutta Italia, registrando spesso il sold out. “Piccola Volpe” è una canzone che si fa notare nell’album “Hello World”, pubblicato da Epic/Sony Music Italy. Come raccontato a ‘Vanity Fair’ da Riccardo Zanotti, frontman e autore dei testi, è un disco che “parla del rapporto dell’uomo con la tecnologia, ma anche dell’importanza del consenso e di come si fa a elaborare il lutto”.

“Hello World” è considerato l’album della maturità per la band: contiene 15 brani inediti, oltre ai singoli “Romantico ma muori” e “Islanda”, già usciti in radio e sulle piattaforme streaming. “Piccola Volpe” sicuramente farà parte della scaletta dei concerti che porteranno i Pinguini Tattici Nucleari a esibirsi il prossimo anno nel già acclamatissimo “Tour Stadi 2025”, con partenza il 7 giugno da Campovolo per 9 appuntamenti.

L’educazione all’affettività nel brano dei Pinguini Tattici Nucleari

Tra i temi trattati nell’album, oltre all’amore, alla fine delle relazioni (nel brano “Amaro”) e ai femminicidi (nella canzone “Migliore”), si parla anche di educazione all’affettività per i più piccoli. Ed è proprio “Piccola Volpe” a farlo, perché è un brano che parla ai bambini, come ben spiegato dal cantante nell’intervista rilasciata: “Non è altro che una ninnananna che vorrebbe spiegare cosa sia il consenso e come le relazioni sane non possano prescindervi”. Riccardo Zanotti è figlio di una maestra elementare: “Non passa giorno senza che mia madre si lamenti del fatto che ai bambini non venga insegnata l’educazione all’affettività. Ho provato a dare il mio minuscolo contributo”.

Il frontman nella sua intervista ha ricordato che l’affettività riguarda molti aspetti, come avere il coraggio di amare, ma anche di piangere, di sentirsi deboli e fragili e di chiedere aiuto. Il concetto del consenso è una parte fondamentale del dibattito che la band vuole aprire con questo brano, che vuole essere un punto di partenza per poter parlare di un tema di cui a scuola si parla sempre troppo poco. Come ricordato da Zanotti nell’intervista, in riferimento a un’altra canzone: “Sono ben consapevole che il mondo non si cambia con la musica, ma se anche solo una canzone può portare a un dibattito allora ha fatto il suo”.

Si tratta di un argomento che si dovrebbe affrontare anche con i più piccoli e non solo con gli studenti più grandi. Di educazione affettiva a scuola se ne sta parlando molto anche in seguito alla “letterina” che Luciana Littizzetto ha scritto al ministro Giuseppe Valditara, per chiedere che venga finalmente introdotta a scuola l’ora di affettività.