Salta al contenuto
Chiara Ferragni Fonte foto: ANSA

L'appello di Chiara Ferragni per l'educazione affettiva a scuola

Chiara Ferragni si inserisce nel dibattito sull'educazione affettiva nelle scuole italiane: da che parte si schiera e il suo consiglio sui social

Francesca Pasini

Francesca Pasini

SEO CONTENT WRITER

Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Anche la celebre influencer e imprenditrice digitale Chiara Ferragni, madre di due figli (Leone e Vittoria), ha voluto sottolineare l’importanza dell’educazione affettiva nelle scuole italiane per il contrasto e la prevenzione alla violenza di genere. Lo ha fatto in occasione di un evento organizzato dal Codacons, lanciando un appello.

Chiara Ferragni e Codacons insieme contro la violenza sulle donne

L’intervento di Chiara Ferragni in merito all’importanza dell’educazione affettiva è avvenuto durante l’incontro organizzato dal Codacons "Oltre il silenzio", dedicato al contrasto alla violenza sulle donne, lo stalking e l’omofobia.

Sembra infatti che sia pace fatta tra l’associazione e l’imprenditrice dopo il Pandoro-gate, come sottolineato dallo stesso presidente Carlo Rienzi: "Quando invece devi dare un messaggio forte al Paese hai bisogno di persone che destino l’attenzione e l’interesse della gente. […] Noi prendiamo quello che è utile per la collettività e la grande notorietà di alcune persone che riescono ad attirare l’attenzione su un tema sociale così importante come questo. […] Non abbiamo l’ipocrisia di dire siccome un giorno ha sbagliato, non possiamo più chiamarla se ci serve. Francamente non è questo il nostro modo di pensare", ha concluso Rienzi, come riportato da Il Sole 24 Ore.

Perché è urgente l’educazione affettiva a scuola per Chiara Ferragni

Il dibattito sull’introduzione dell’educazione affettiva nelle scuole italiane non si placa. Da diverso tempo ci sono schieramenti diversi su questo tema.

Da una parte troviamo prof e sociologi che sostengono che trattare questo tema in alcune ore scolastiche sia "un’illusione" che non riuscirebbe a scardinare una cultura millenaria maschilista, e che piuttosto tutto debba partire dai genitori e dalla famiglia. Dall’altro lato troviamo chi ritiene che la scuola possa rappresentare invece un pilastro fondamentale per mettere in campo un’azione preventiva efficace per contrastare la violenza contro le donne, ma dedicando all’educazione affettiva e sessuale un programma strutturato e non facoltativo (come sostenuto da una parte di studenti). Ricordiamo che, attualmente, lo spazio per inserire l’educazione all’affettività e alle relazione è stato individuato all’interno delle 33 ore di educazione civica.

Anche Chiara Ferragni si è inserita nel dibattito sull’educazione affettiva nelle scuole, in occasione dell’incontro del Codacons del 22 maggio, sottolineando come essa sia "fondamentale per cambiare la cultura". Il suo è un doppio punto di vista, sia come genitore, sia come influencer che vive quotidianamente il mondo dei social, largamente abitato dalle nuove generazioni di ragazze e ragazzi, spesso molto giovani.

Secondo l’imprenditrice, è necessario "istruire la nuova generazione in modo diverso" rispetto al passato, per proteggere le donne. Non solo protezione, ma anche istruzione per le donne stesse, per prepararle "su ciò che devono notare nelle relazioni e sui motivi per cui non si devono accontentare".

L’educazione affettiva, ha evidenziato Ferragni, dovrebbe iniziare fin da piccoli, poiché "è una questione di cultura, di famiglia certo, ma anche di una cultura patriarcale in cui noi siamo immersi". Fondamentale, quindi un’istruzione all’affettività in grado di cambiare diverse dinamiche, ma solo se viene fatta "da quando si è molto piccoli".

Nasce da qui l’appello di Chiara Ferragni di rafforzare non solo l’educazione sessuale, ma anche quella emotiva nelle scuole: ai ragazzi e alle ragazze va spiegato "non soltanto il sesso, ma l’emotività delle persone, perché tutti proviamo delle cose", ha rimarcato volendo scardinare il tabù sulle emozioni, oltre che quello sulla sessualità. L’educazione emotiva è un tassello cruciale e "importantissimo", secondo Chiara Ferragni, per la prevenzione di comportamenti violenti e discriminatori nei confronti delle donne.

Chiara Ferragni e i social, come andrebbero usati

Sensibilizzare i giovani sull’emotività e la sessualità per contrastare la violenza di genere attraverso i social: è possibile? Lo è secondo Chiara Ferragni, che conta oltre 28 milioni di follower, molti dei quali giovanissimi. Ma come farlo?

Secondo l’imprenditrice "è importante parlarne in maniera interessante, non dall’alto di una cattedra. I social non devono essere demonizzati", ha ribadito la celebre influencer.

Resta sempre aggiornato: iscriviti al nostro canale WhatsApp!