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psicologo scolastico Fonte foto: 123rf

Psicologo scolastico: cosa fa e quali sono gli effetti positivi

Lo psicologo scolastico è sempre più richiesto per le scuole di ogni ordine e grado. Scopriamo qual è la sua funzione e che effetti ha sugli studenti.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Tra le figure scolastiche che, negli ultimi anni, sono diventate sempre più importanti c’è, senza alcun dubbio, quella dello psicologo. Una risorsa sempre più necessaria per far sì che l’ambiente scolastico risulti il più possibile positivo sia per i singoli studenti che per l’intera comunità.

Ciò nonostante, i dubbi che circondano questo ruolo (per molti ancora poco chiaro), sono tanti. Cerchiamo, quindi, di far chiarezza e di capire quali sono le sue effettive mansioni e i benefici che la sua presenza nelle scuole ha sugli studenti.

Psicologo scolastico: cosa fa e quali sono le sue mansioni

Come già accennato, la figura dello psicologo scolastico consiste in una vera e propria risorsa per tutta la comunità. La sua presenza è, infatti, utile per fornire agli studenti tutti gli strumenti necessari per relazionarsi con i compagni, gli insegnanti e la famiglia stessa. Al contempo, tra i suoi compiti, c’è quello di aiutare chi ne ha bisogno a migliorare la propria autostima e a imparare a esprimersi senza paura del giudizio altrui. Un aspetto che in un contesto come quello scolastico, fatto di valutazioni e di confronti con sé e con gli altri, riveste una grande importanza.

Ovviamente, per far sì che il suo contributo sia valido è importante che tutta la scuola operi in tal senso, creando un ambiente nel quale lo psicologo possa muoversi agevolmente. A tal proposito, lo psicologo può essere di grande aiuto anche al personale scolastico, mettendo a punto strategie o metodi di studio indirizzati agli studenti più bisognosi o con specifiche disabilità.

Il ruolo dello psicologo può inoltre variare in base al grado scolastico. Nelle scuole primarie, ad esempio, il suo compito principale è quello di prevenire eventuali problematiche andando a individuare, al contempo, i bisogni dei più piccoli. Nelle scuole secondarie, invece, agisce in base all’età degli studenti cercando di favorirne l’inserimento, il rapporto con gli altri, etc… Tra i suoi ruoli c’è inoltre quello di stimolare la cooperazione, l’ascolto e la collaborazione. Sulle classi può, invece, mettere a confronto i partecipanti con la tecnica meglio nota come ‘circle time’ e volta a far relazionare gli studenti con le loro emozioni. Infine, con le famiglie può fungere da ponte, consentendo di comunicare al meglio con i figli e di favorire, così, il benessere generale.

Quali sono i benefici che apporta lo psicologo scolastico

Com’è facile immaginare, la presenza di uno psicologo e la sua integrazione nella vita scolastica si rivela molto importante. Ciò che conta è che i docenti indirizzino i più ritrosi a un contatto, motivandoli e organizzando, magari, degli incontri di gruppo nei quali porre le domande al professionista. Da qui è poi possibile instaurare anche dei rapporti interpersonali e volti a un approfondimento individuale per chiunque lo desideri o per chi ne ha più bisogno.

I benefici sono indubbiamente diversi e vanno dalla possibilità di comprendere conflitti ed emozioni difficili da elaborare alla possibilità di crescere con un supporto che sia in grado di offrire un punto di vista esterno e positivo su tanti aspetti. E soprattutto su quelli che nelle varie età e, in particolare durante l’adolescenza, possono apparire peggiori di quanto non siano in realtà. Il tutto, ovviamente, con effetti positivi sia sull’apprendimento che sulle relazioni sociali.